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Salina, 07/08/2008 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | njek |
Gita | Salina |
Regione | Lombardia |
Partenza | Centrale Enel Valgoglio (975 m) |
Quota arrivo | 2495 m |
Dislivello | 1500 m |
Difficoltà | EE |
Rifugio di appoggio | Gianpace |
Attrezzatura consigliata | nessuna |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Buone |
Valutazione itinerario | Buono |
Commento | Partenza dalla Centrale Enel in Valgoglio, attraverso il ponticello e imbocco il sentiero CAI232 della Valsanguigno.
Passato il Rif. Gianpace continuo a risalire la valle fino all’incrocio con il CAI267; da questo punto risalgo il vallone che porta alle baite salina, inizialmente su una traccia poco marcata, poi in “campo libero” e quindi riprendo un sentierino segnato da qualche omino nei pressi della baita Salina di mezzo. Salgo alla baita alta e quindi giungo a quota 2175m allo Stagno delle Corna. Da qui risalgo in direzione Ovest al colletto che guarda ai laghi Alti e decido di traversare sotto il monte Salina verso Est, il percorso non è forse molto logico (alcune rocce un poco esposte bagnate dai rivoli d’acqua) ma mi permette di portarmi sulla Costa di Corna Rossa e di raggiungere la vetta. Scendo leggermente per la cresta Ovest sud una traccia che porta verso il laghetto tra Pradella e Salina, da qui si può ammirare questo specchio d’acqua che al 7 Agosto presenta ancora un bel blocco di ghiaccio al suo interno. Torno sulla cima e inizio la discesa sulla Costa di Corna Rossa , il sentiero è discretamente marcato fino ad un cambio di pendenza ad una quota poco otre i 1800, qui si tratta di puntare il sentiero CAI257 che si vede sotto il pendio e seguirlo per tornare in Valsangugno. |
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