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Monte Gleno, traversata dal p.zo dei Tre Confini, 19/07/2008 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Ares88 |
Gita | Monte Gleno, traversata dal p.zo dei Tre Confini |
Regione | Lombardia |
Partenza | Valbondione (900 m) |
Quota arrivo | 2882 m |
Dislivello | 1982 m |
Difficoltà | F |
Rifugio di appoggio | Curņ |
Attrezzatura consigliata | da escursioni; risultano consigliabili i ramponi specie da Luglio in poi. |
Itinerari collegati | Monte Gleno (2882m), traversata dal p.zo dei Tre Confini |
Condizioni | Mediocri |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | partiamo alle 5.30 da Valbondione, sbattendocene bellamente dei ticket a pagamento per le fottute cascate del Serio "by night"(solo business vergognoso) e in 1.30 siam al Curņ. Proseguiamo subito, con le nuvole che si alzano, per la val Cerviera, risalendola velocemente su macereti, poi per la valletta del Cornello Rosso, per nevai e marciume di ogni tipo, saliam alla bocchetta di Cerviera indi per la breve cresta Nord al Tre Confini.
Dopo pochi minuti di pausa (fin'ora le nebbie ammantano solo la val di Gleno, e non il bacino del Trobio) riprendiamo l'esposta crestina che ci porta allla bocchetta Orientale dei Tre Confini. Dopo il colletto ricominciamo a salire per balze e saltelli esposti sino alla prima elevazione, che vinciamo direttamente tramite la cresta e un breve diedro a destra. Poi in piano per 30 metri (passaggio di 10 metri assai aereo a cavalcioni), e di nuovo su per la seconda torre, che superiamo per il versante di Gleno, mediante cengiette e placche solide. Giunti di nuovo in cresta superiamo gli ultimi passaggi facili sino alla vetta (2882). Discendiamo per la normale, assai facile anche se tutta marcia, fino al passo del Gleno. Poi, con mosse rocambolesche, riusciamo a raggiungere il ghiacciaio, ben basso rispetto al colle, e a mettere i ramponcini sempre sotto il tiro dell'artiglieria pesante. Finalmente fuori d'impaccio, divalliamo velocemente. Consiglio caldamente la discesa per la cresta del Glenino, piuttosto che per questo pendio infido e, allo stato attuale, assai pericoloso. Bella gita, condivisa con tanti camosci e marmotte. |
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