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   Monte Seleron, 22/03/2008
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Onicer  ALE   
Gita  Monte Seleron
Regione  Lombardia
Partenza  Ronco (Val Tartano)  (1150 m)
Quota arrivo  2519 m
Dislivello  1350 m
Difficoltà  EE
Rifugio di appoggio  nessuno
Attrezzatura consigliata  Ciaspole, arva, pala e sonda, ramponi ed eventualmente picozza per la cresta finale se c'e' neve dura o ghiaccio
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento La salita al Monte Seleron avviene percorrendo tutta la Val Vicima, una valle che si stacca sulla dx orografica della Val Tartano, ed e’ forse la piu’ selvaggia e meno conosciuta.
Si parte dalla contrada Ronco (1.149 mt), poco prima del famoso e ardito ponte sul Torrente Vicima (parcheggiare sulla sinistra nei pressi della ripida strada che sale alle baite superiori della contrada).
Si sale per ripidi prati sino ad incontrare in breve la mulattiera della Val Vicima che si percorre per alcuni tornanti sino a prendere la seconda diramazione sulla dx. Si entra cosi’ con percorso pianeggiante in Val Vicima sino ad un’ impennata nel bosco che conduce, al termine dello stesso, alle baite dell’ Alpe Vicima (1.505 mt). Qui i pendii si aprono e, mantenendosi sempre sulla dx orografica della valle, si perviene alla Casera di Vicima (1.763 mt).
Da qui si punta all’evidente croce del Passo di Vicima, percorrendo la parte superiore della valle prima in piano e poi attraversando sulla sinistra dei pendii molto ripidi (attenzione); si giunge cosi’ alla base del ripido canalino che in poco tempo porta al passo (2.234 mt.).
Dal passo si scende per pochi metri sul versante opposto e si ricomincia a salire verso dx, aggirando le rocce del Pizzo Gerlo (anche qui attenzione ai pendii), sino ad arrivare ad una selletta che costituisce il punto piu’ basso della cresta che unisce il Monte Seleron al Pizzo Gerlo. Lasciate le racchette o gli sci si sale la cresta discretamente lunga, facendo attenzione alle cornici che si formano, toccando cosi’ la cima del Monte Seleron (2.519 mt).
La discesa e’ possibile farla o per lo stesso itinerario di salita o scendendo direttamente in Val Lunga sino alla contrada di S.Antonio, percorrendo per un tratto la cresta sud del Seleron sino ad un colletto, da cui si scende ripidi alle baite della Casera di Canale e da qui in breve sino a S.Antonio (da percorrersi solo con neve perfettamente assestata) .
Noi siamo partiti alle 8.00 dalla contrada Ronco e salita a piedi sino al termine del bosco (per circa un’ ora abbiamo portato le racchette nello zaino);Da qui in poi i pendii divengono aperti e la neve si fa abbondante; abbiamo attraversato velocemente le varie baite dell’ Alpe Vicima e della Casera di Vicima e con un traverso su pendii ripidi (ATTENZIONE) siamo giunti ai piedi del ripido pendio che porta in breve al Passo di Vicima. Da qui siamo scesi per pochi metri sul versante opposto e risaliti alla selletta ; tolte le racchette siamo saliti per la cresta discretamente lunga e piuttosto carica di neve (attenzione alle grosse cornici che si formano), tutta da tracciare. Alle 12 in punto in cima.
La discesa l’abbiamo fatta per lo stesso itinerario (e’ possibile anche scendere direttamente in Val Lunga con condizioni di neve assestata, ma visti i pendii molto carichi non ci siamo fidati).
Nel complesso abbiamo avuto una splendida giornata di sole (solo al pomeriggio si e’ annuvolato), sufficientemente fredda e con una bella neve compatta sin dopo la Casera Vicima e circa 50 cm di neve fresca e farinosa su fondo duro sui pendii superiori, tutta da battere in salita ma fantastica in discesa. Non abbiamo incontrato anima viva lungo tutto l’itinerario e l’unica traccia esistente era la nostra.
Consigliabile sia con ciaspole che con gli sci (con questi occorre pero’ fare il sacrificio di portarseli sino al termine del bosco, difficilmente sciabile, ma i pendii successivi meritano davvero!).
Grandi i miei soci Gio’ e Andrea (anche se la traccia l’ho fatta tutta iooooo!!!!)







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