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Col de Paramont o Colle di Molette, 17/08/2010 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | benedetto |
Gita | Col de Paramont o Colle di Molette |
Regione | Valle d'Aosta |
Partenza | La Clusaz frazione di Planaval (1665 m) |
Quota arrivo | 2820 m |
Dislivello | 1155 m |
Difficoltà | EE |
Rifugio di appoggio | Nessuno |
Attrezzatura consigliata | Escursionismo-Scarponi pesanti |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Mediocri |
Valutazione itinerario | Buono |
Commento | Il col de Paramont o colle delle Molette (m. 2774) è la parte più bassa del tratto di cresta che divide la Valgrisenche dalla valle di Lantaney e che va dal Col de la Crosatie al monte Pit, primo spuntone della cresta NE del monte Paramont.
Secondo la guida della Alpi Graie Centrali un sentiero dovrebbe raggiungerlo dal Lac de Fond (itinerario 93a) ed un sentiero è segnato sulla carta de L’escursionista (La Thuile-Piccolo San Bernardo) mentre la carta (dello stesso Editore) Valgrisenche-Val di Rheme non riporta nessun sentiero. In realtà il sentiero non esiste più, resistono poche tracce nei tratti detritici. Le due carte citate attribuiscono al monte Pit una quota errata, 2814 m. invece dei 2914 m. giustamente attribuiti dalla Guida (itinerario 92c). E’ preferibile raggiungere la cresta alla base del monte Pit, ad una quota una cinquantina di metri più alta che la minima depressione. Da Planaval si raggiunge La Clusaz e dopo il tornante successivo si parcheggia l’auto all’inizio del sentiero dell’alta via n.2 e del col de Planaval. Si percorre il bel sentiero nel bosco con magnifiche vedute (che più si sale e più diventano belle) sul Rutor e sulla Grande Rousse, si supera un alpeggio diroccato per arrivare ad un ripiano di pascoli percorso da un torrentello (Alpage Glacier nelle vicinanze) per lasciarlo subito e risalire all’altrettanto bel ripiano delle Baraques du Fond. Si lascia a sinistra il sentiero che sale al Col de Planaval, si supera un pendio detritico per arrivare al bel Lac du Fond, in circa tre ore da La Clusaz. Sino a qui una bellissima gita escursionista, tutta su sentiero. Si continua a seguire il sentiero lungo il lago, ma alla prima curva lo si abbandona per seguire una traccia che attraversa una pendio di sassi per poi perdersi quando il pendio diventa erboso. Si continua allora in direzione di un canale erboso che permette di superare una fascia rocciosa. Sul canale si ritrovano delle tracce che portano ai pendii superiori. Volendo raggiungere la quota più bassa occorre girare a destra e raggiungerla su ripidi pendii erbosi. E’ più conveniente salire i pendii detritici in direzione della cresta N del sovrastante monte Pit, ai piedi del quale si raggiunge la stretta finestra del colle (non valicabile) che si apre in fronte al Monte Bianco. Prevedere dalle quattro alle cinque ore da La Clusaz. Volendo, con facile arrampicata, si può salire al monte Pit. |
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