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   Traversata Valmorta-Valle Malgina, 02/08/2007
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Onicer  Ares88   
Gita  Traversata Valmorta-Valle Malgina
Regione  Lombardia
Partenza  Valbondione  (900 m)
Quota arrivo  2926 m
Dislivello  5064 m
Difficoltà  EE
Rifugio di appoggio  Curò
Attrezzatura consigliata  da escursioni(+tenda)
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Discrete
Valutazione itinerario  Eccezionale
Commento …3 stupendi giorni di autentica dura Orobia…3 giorni lontano da tutti…senza incontrare anima viva…solo noi due, in compagnia di camosci stambecchi e marmotte…3 giorni indimenticabili.
Siam partiti da Valbondione nella tarda mattinata di Martedì 31Luglio, carichi come muli(più di 16kg), e abbiam raggiunto il Curò nel giro di 2.00ore(cascate del Serio spettacolari sempre aperte).
Dopo un the lasciamo il rifugio e i pochi escursionisti presenti(le ultime persone che abbiam visto) per i prossimi 2 giorni)di buon passo, incamminandoci verso l’imbocco della mia cara Valmorta.
Nel giro di 1.30h raggiungiamo il bel Lago Basso e mentre le nebbie vanno e vengono rincorrendosi su per la grandiosa parete Est del Coca,noi iniziamo a risalire i pendii erbosi del ramo Orientale della Valle, in direzione della larga piramide del pizzo Diavolo di Malgina e delle alte creste di Valmorta.
Giunti ai piedi del ripido canalone roccioso degradante dalla bocchetta dei Caganiei, piantiamo la tenda in uno spiazzo erboso, dove pernotteremo(quota 2257m).
Dopo una buona cenetta, mio padre va a letto.Io rimango a scattare foto(alcune molto suggestive) e ammirare i giochi di luce del tramonto…splendido…tra nebbie residue.
Dopo una notte da dimenticare(ero sdraiato proprio su una balza del pendio) alle 5.00suona la sveglia…ma fuori è un nebbione denso e grigio…e l’umidità aumenta ancor di più la sensazione di freddo.
Attendiam fino alle 7.00,quando quasi improvvisamente le nebbie si raddensano a bassa quota, rivelando la spettacolare parete del Coca tutta rosata…
Dopo un the, partiamo subito e risaliamo la selvaggia,brulla e detritica Valmorta Orientale…discreta la fatica..ma io sono molto soddisfatto; non so perché..ma mi sento davvero a casa mia!!
Passate le due Cime di Valmorta(Occidentale2873-Orientale2868), puntiamo alla bocchetta Ovest del Diavolo di Malgina, dalla quale(spettacolare panorama sulla Valtellina,con mare di nubi in basso) risaliamo la ripida china della cresta Ovest, fino alla corona di rocce finali, che superiamo attraverso un facile e breve canale-camino(passi di I°/I°+; su marciume e rottami di ogni tipo).
1.30h dopo aver smantellato il campo, siam in vetta(ore9.00-m2926).
Il panorama è qualcosa di spettacolare(il freddo pure-facevano 6°C, con un “wind-chill” pauroso); dopo una lunga pausa, alle 10.00 iniziamo la lunga discesa lungo l’elementare normale dalla Malgina, che ci porta in 1.30h al Lago omonimo.
Da questo raggiungiamo in mezz’ora il luogo dove allestiamo il secondo campo, nei pressi immediati del bellissimo e curioso Lago Gelt(quota 2586m).
La serata è splendida e la notte silenziosissima…qualcosa che noi uomini di città non siamo assolutamente più abituati a vivere…
Il giorno dopo, all’alba smantelliamo il campo, e risaliamo il ripido canale ghiaioso che ci porta in 30min. alla bocchetta di Lac Gelt(m 2730), tra le due omonime cime.
Da questa, ivi lasciati gli zaini, per nulla diminuiti di peso, risaliamo per placche appigliate e crestine un poco esposte la cresta di destra, e giungiamo così in 10min. sull’acuta vetta della cima Meridionale di Lago Gelt(ore 6.45-m 2804), da dove assistiamo alla levata del sole da dietro l’imponente monte Torena(qualcosa di veramente magnifico e suggestivo).
Ridiscesi alla bocchetta, attacchiamo la cresta della più “impegnativa” cima Nord, prima lungo un’appigliata ma verticale parete(fessura-passi di II°), poi traversando(esposto) a destra, percorriamo una cengia erbosa che ci porta ad un facile caminetto erbo-roccioso. Da questo sbuchiamo sulla cresta finale, a pochi passi dalla vetta(ore 7.45-m 2768).
Anche da qui belle foto(due begli stambecchi)…ritornati poi alla bocchetta, scolliniamo velocemente fino al vicino passo Carbonella, da cui al Curò alle 10.30.Dopo una lunga pausa presso la Val Cerviera, scendiamo in meno di un’ora a Bondiole…per il ritorno a casa.
Che dire…un’esperienza davvero incredibile…fuori dal mondo!
Esperienze che qualche volta servono davvero…e che dentro ti lasciano sempre qualcosa in più!
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