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   Val Minor-Val dal Fain (traversata per cresta), 19/07/2007
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Onicer  rebiglio   
Gita  Val Minor-Val dal Fain (traversata per cresta)
Regione  Svizzera
Partenza  Curtinatsch (funivia Lagalb)  (2107 m)
Quota arrivo  3104 m
Dislivello  2030 m
Difficoltà  EE
Rifugio di appoggio  nessuno
Attrezzatura consigliata  nessuna
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Da Curtinatsch (stazione partenza funivia Lagalb) ci si inoltra nella Val Minor, abbandonando l’itinerario segnalato dopo circa ¼ d’ora, allo sbocco di un evidente valloncello erboso (Val Verda su CNS). Si risale inizialmente senza via obbligata, quindi sfruttando un’evidente traccia di sentiero, sino ad arrivare all’ampia spianata del Plaun Verd che anticipa la vasta insellatura della Fourcl’Alv, valico di interesse locale aperto tra Val Minor e Val dal Fain.
Di qui, in circa mezzo’ora A/R ho raggiunto senza difficoltà (tracce di sentiero e numerosi ometti) la sommità del Piz Alv, caratteristica montagna ben visibile dalla Val Bernina, che trae nome dal colore delle sue rocce (Alv=bianco).
Ritornato alla Fourcl’Alv, ho puntato con decisione in direzione del Piz Minor. Il cammino è quanto mai disagevole per via dell’infido pendio di sfasciumi instabili. Conviene quindi, non appena possibile, attenersi alla cresta, sfruttando rocce più stabili e compatte. Superata l’anticima, è un gioco da ragazzi raggiungere il Piz Minor (ometto).
Più agevole (si fa per dire) scendere sul versante opposto, dove una debole traccia (ometti) consente di arrivare alla bocchetta quotata 2.923 su CNS, aperta tra il Piz Minor e il Piz dals Lejs. Breve risalita, manco a dirlo su sfasciumi, e anche questa cima è conquistata.
Tornato alla sella di q. 2.923, su terreno morenico si perde quota pervenendo alla Giandas dals Lejs (mai nome fu più appropriato) che anticipa il Plaun dals Lejs con i suoi numerosi laghetti. Il più grande (Lej Grand) è ancora situato in territorio elvetico, i cosiddetti Laghi della Forcola in Italia. Per buon sentiero si cala al P.so del Fieno (La Stretta), dove con dolce discesa si perverrebbe al punto di partenza. Infatti, per la serie: non finisce qui, anziché scendere in Val de Fieno, colgo l’occasione per salire il Monte Breva (Piz la Stretta).
Dal passo sono circa 600 faticosi metri di dislivello, perlopiù su sentiero, e solo da ultimo su facili sfasciumi.
La discesa me la sono più o meno inventata sino alla Fourcla Chamuera (tanto erano tutti sfasciumi… ) e poi su sentiero sino all’Alp la Stretta, da cui su strada sterrata sino all’Alp Bernina tagliando infine per pascoli alla macchina.
Gita interessante e dai notevoli spunti. L’ambiente è solitario, selvaggio, ma non severo. Ovvio che non vi trovassi anima viva… anzi no, perché la zona è frequentata dagli stambecchi (branco numeroso).
Direi che nel complesso salite come il Piz Minor o il Piz dals Lejs non avrebbero molto senso fini a stesse; ottima scelta invece la traversata partendo già dal Piz Alv.

DISLVELLO TOTALE: 2.030
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