Home Gallery
Reports
Scialpinismo
Escursionismo
Roccia
Ghiaccio e Misto
Mountain Bike
Archivio
Itinerari
Scialpinismo
Escursionismo
Roccia
Ghiaccio e Misto
Fenio...menali
Forum
Ricerca
   Spiaggia delle Due Sorelle, 26/09/2025
Inserisci report
Onicer  oscarrampica   
Gita  Spiaggia delle Due Sorelle
Regione  Altro
Partenza  Monte Conero  (500 m)
Quota arrivo  0 m
Dislivello  600 m
Difficoltà  F
Rifugio di appoggio  no
Attrezzatura consigliata  sentiero ufficialmente interdetto e attrezzato ma non controllato
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Eccezionale
Commento Non aver avuto tempo l’altro giorno durante il giro del Conero per scendere alla Spiaggia delle Due Sorelle mi ha lasciati il desiderio di raggiungerle e così decido di andare a vedere l’alba dal Belvedere Sud e poi scendeci. Verrà, stranamente, con me Jari, l’ultimo dei miei figli, solitamente poco incline alla fatica. E così nella notte del 04 09 2025 usciamo sommessamente dalla nostra casetta sulle colline di Ancona e ci dirigiamo verso il Conero. Alle 6 siamo puntuali al Belvedere Sud (q.500) per vedere l’orizzonte che si colora di luce arancione e poi il sorgere del sole dal mare mezz’ora più tardi: non ho la macchina fotografica e il mio cell. non fa delle foto degne del momento. Concluso lo scarso per la qualità dei risultati reportage fotografico, dico a Jari se mi accompagna alla spiaggia sottostante ma per lui è abbastanza così e allora prendo a scendere da solo. Non ho indicazioni chiare ma confido di trovare il sentiero che devierà verso destra dove sta la mia meta. Dieci minuti vedo già sotto di me la lingua di sabbia da raggiungere e il costone che la sovrasta indorarsi e illuminarsi di arancione: che spettacolo il confronto col freddo blu del mare! Pochi passi e si vede bene il costone roccioso del Passo del Lupo o della Croce dove dovrò arrivare per scender poi verso il mare. Oltre il costone poco dopo il mare prosegue senza più rocce verso sud. Scendo ancora un poco e fotografo nuovamente la costa che pare incendiarsi illuminata dalla luce calda del sole: sembra si sia acceso un gigantesco riflettore e il calcare bianco brilla sullo sfondo azzurro intenso del mare. Prendo l’indicazione verso la Grotta del Mortarolo che non trovo e arrivo su un sentiero più ampio che mi sembra di riconoscere. Poco dopo difatti con emozione ritrovo il masso sporgente sul vuoto dove fotografai Armin qualche anno fa e alle 7 in punto mi ritrovo al cippo eretto presso il Passo del lupo dove una targa ricorda il divieto di transito. Non posso non pensare all’icona appesa in camera che mi ritrae proprio qua con tutti e 4 i miei figli. Che bello, che ricordi! Ora inizia il tratto di sentiero ufficialmente interdetto e di cui son curioso di valutare le condizioni. Inizia subito abbastanza esposto ed attrezzato perché deve saltare giù dalla rupe e atterrare sul costone più pianeggiante e sottostante. Comunque si cammina bene, alla stregua di un viaz dolomitico facile e pochi minuti sono nelle erbe dorate del boschetto sottostante dove il sentiero è abbastanza invaso dalle erbe: si vede che non è spesso percorso. Arrivo al promontorio da dove ormai le Due Sorelle e la spiaggia sono bene in vista a sinistra ma prima di prendere la direzione mancina, scatto una stupenda foto sul baratro a destra che termina in una polla di mare blu profondissimo. I riflessi sono accecanti e perfino il mio cell. riesce a scattare foto decenti. Riprendo a scendere su terreno un poco più semplice con la spiaggia dorata e sedotta dal blu del mare sempre più in magnifica evidenza. Disarrampicato l’ultimo costone eroso e per fortuna servito da un grosso cordone stile Cervino perché ormai il salto è alto circa 5 metri, atterro sulla paradisiaca spiaggia alle 7.15. Incanto, mi sembra di essere Robinson Crusoè. Emozione ed onde di luce fasciano il cuore di calore. Il sole è ancora basso e la sabbia impazzisce d’arancione, il mare lancia pennellate di blu azzurro e spruzzi di bianco s’abbattono sul calcare che brilla dorato. Non c’ è nessuno e sembra di essere in quei posti alpini dove ti chiedi perché sei solo a contemplare tutta questa bellezza, difficile perfino da contenere. Ieri sera per le vie di Sirolo avevo letto quattro righe che mi avevano colpito e che penso a modificare per descrivere la fantastica foto che ho appena scattato e che diventerà uno dei miei stati annuali. Al mercato ogni cosa ha il suo costo e il suo posto. Quello della meraviglia è un poco più nascosto. Mi siedo su un sasso per assorbire sul viso i tiepidi raggi del primo sole e non vorrei alzarmi più. Solo il dolce sussurrare delle onde che fan l’amore con la sabbia. Ma Jari mi aspetta e mi alzo per percorrere tutto il litorale. Scrivo “grazie” sulla sabbia. Ne raggiungo il limite e salgo le bianche fasce rocciose tinte di luce per fotografare dall’alto i due scogli delle Due Sorelle e la spiaggia ad arco. Oltre l’incanto finisce in una spiaggia di grossi sassi, ci vorrebbe tempo per arrivare alla spiaggia dei Gabbiani e quindi decido di tornare. Intanto arriva una canoa con due ragazze e le fotografo mentre pagaiano nel riflesso del sole oltre le loro figure. Ripercorro la spiaggia, scrivo un messaggio per Dani e fotografo ancora la spiaggia, stavolta non immacolata ma segnata solo dalle mi eimpronte. Saluto due ragazzi arrivati nel frattempo con il Kajak e metto mano al cordone per iniziare la risalita. Provo a vedere se ce la faccio senza ma la roccia è troppo erosa e correrei il rischio di franare con essa. Dopo 5 minuti di risalita, mi volto per salutare la spiaggia e incredibilmente mi rendo conto che ammaliato dal luogo, mi son dimenticato di fare il bagno. Non ci penso nemmeno a rinunciare e rapidamente torno dalla coppia scusandomi di rompere il loro idilio ma spiegando che non è possibile non fare il bagno in queste acque così cristalline. Che meraviglia, l’acqua è fresca e inverosimilmente trasparente essendo il fondale sassoso. Sembra fluida tanto è accogliente nel contatto corporeo. Nuoto in estasi leggero e senza pensieri galleggiando come fossi in una nuvola, finchè a malincuore decido che è ora di tornare dal bimbo che mi aspetta. Risalgo al promontorio dove mi diverto ad arrampicare sulla punta più alto e un poco esposta e poi riguadagnata e traversata la costa riprendo la salita lasciando a destra le enormi scarpate bianche e precipiti che segnano l’invalicabile confine del bosco. Sono così nuovamente al Passo del Lupo(h 8). Ripercorro l’ampio sentiero a ritroso ma poco dopo non mi ritrovo e sono convinto di non averlo percorso all’andata. Ritorno sui miei passi e cerco una deviazione nel bosco da cui sono probabilmente sceso ma non la trovo. Trovo invece una signora a cui chiedere info che mi dice di seguirla fino ad una deviazione da cui poi posso risalire al park e anche deviare se voglio verso la grotta del Mortarolo. Camminiamo circa un quarto d’ora e poi arriviamo al bivio dove la saluto e riprendo a correre in salita. Alle 8.45 mi ritrovo nuovamente al cartello dov’era indicata la Grotta del Mortarolo e dov’ero già passato stamattina. Scendo nuovamente, senza correre stavolta e mi ritrovo nuovamente sul sentiero dove arrivai stamattina. In effetti un poco visibile cumulo di sassi segna l’inizio della vaga traccia. La ripercorro in salita scrutando e trovo un impercettibile deviazione a dire il vero anche segnalata e 1 minuto dopo l’ambiente boschivo lascia trapelare un affioramento roccioso che compare del tutto inaspettato una volta che lo raggiungo tramite un sentierino appena accennato. Bello: una paretina rocciosa calcarea alta circa 4 mtri, è stata scavata per ricavarne all’interno due ampie grotte. Leggo sulla legenda che invece le spaccature sono naturali e venivano usate come romitorio per meditare o pregare e che l’intervento umano che risale a tempi pagani e successivamente anche cristiani è stato solo di allargamento e sistemazione. Scatto qualche foto e mi rimetto a correre perché mio figlio ha già chiamato per sapere dove mi sono cacciato. Risalgo con belle viste sulla costa e alle 9.15 sono di nuovo al Convento dei Camaldolesi dove ritrovo Jari. A casa a far colazione coi fichi della pianta. Slurp…che fame e che sete dopo tutte ste corse! Foto1 Sprofondo blu Foto2 Grazie! Foto3 incanto alla Spiaggia delle Due Sorelle
Report visto  328 volte
Immagini             

[ Clicca sulla foto per ingrandire ]
Fotoreport