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CAPANNA EUGENIO SELLA, 03/09/2023 | Tweet |
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Onicer | garaca
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Gita | CAPANNA EUGENIO SELLA |
Regione | Piemonte |
Partenza | Macugnaga - Loc. Pecetto (1362 m) |
Quota arrivo | 3029 m |
Dislivello | 1660 m |
Difficoltà | EE |
Rifugio di appoggio | Capanna E. Sella |
Attrezzatura consigliata | Da Escursionismo |
Itinerari collegati | nessuno |
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Condizioni | Buone |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Note:
La capanna, nota anche come “nido d’aquila”, si trova a 3029 mt su un contrafforte roccioso del Nuovo Weissthor a sinistra della grande seraccata del ghiacciaio di Roffel. La prima costruzione risale al 1891. Dal 12 dicembre 2018 il rifugio è diventato di unica proprietà della sezione C.A.I. Macugnaga. Completamente ristrutturata e non custodita. Avvicinamento: Raggiungere Macugnaga e L'ultima frazione Località Pecetto. Grande park ( pagamento) Descrizione: Da Pecetto di Macugnaga, si prende il sentiero naturalistico , passando per Barbaruboden. Continuando la salita, si lascia a destra il sentiero per il bivaccoHinderbalmo e si arriva alla gola del torrente alimentato dal ghiaccio di Roffel. Il sentiero fin qui è classificato (E). Poco dopo, si piega a destra, (cartello Rifugio E.Sella) risalendo verticalmente i pascoli, radi segni gialli e ometti. A quota di circa 2350 a sx si nota la labile traccia del sentiero che arriva dal Belvedere. Sempre con buona pendenza, si raggiunge la morena la si risale verticalmente e cercando i radi segni, paline e ometti vari, fino alla zona dove era il nevaio perenne ora scomparso. Si piega a dx raggiungendo le rocce finali che portano alla Capanna. Seconda possibilità di salita: da Pecetto con la seggiovia si arriva al Belvedere 1932 m. Da qui, seguire la nuova sterrata per Rifugio Zamboni, al termine di una breve discesa, si notano a dx le paline rosse segna/percorso, per attraversare verso destra il ghiacciaio del Belvedere coperto di Roccia e sfasciumi. Attraversatolo tutto con attenzione, si risale la morena sul lato opposto, (alcune corde fisse) si riscende e si attraversa un altra morena con torrente (possibile guado), arrivati ai prati si prende inizialmente a dx e dopo pochi metri, si inizia a salire a sx su sentiero poco visibile e poco segnalato. Cercando di non perdere le tracce del sentiero, (vecchi segni gialli) si risale lungamente prima leggermente verso destra e poi piu’ nettamente in traverso sempre a dx. Giunti indicativamente verso quota 2350 il sentiero si innesta in quello proveniente da Pecetto, poi come itinerario precedente. Questa soluzione abbrevia il dislivello a circa m. 1100; ma è un poco più da ricercare nella prima parte dopo l’attraversamento del Ghiacciaio. Giudizio personale: Gran bella sgambata in un posto che non necessita di presentazioni, al cospetto della più alta parete alpina la Est del Monte Rosa. Siamo saliti dal Belvedere e scesi direttamente su Pecetto. La salita così fatta ha meno dislivello ma è un filo più da ricercare. La Capanna è stata tutta ristrutturata e merita la faticosa salita. Panorama sulla Est del Rosa senza parole. Da evitare con scarsa visibilità e nei periodi con tanta neve. Erano parecchi anni che mancavo dal Belvedere e ho fatto fatica a riconoscere il posto da quanto si è abbassato il ghiacciaio. Con Teo, andando incontro all’amico Max in discesa dalla solitaria alla Cima Jazzi. |
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Immagini | ![]() ![]() ![]() |
Fotoreport | |
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