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   Traversata torrioni di Reseda, 15/10/2022
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Onicer  Beps65   
Gita  Traversata torrioni di Reseda
Regione  Lombardia
Partenza  Ripa di Gromo  (850 m)
Quota arrivo  2350 m
Dislivello  1700 m
Difficoltà  F
Rifugio di appoggio  Baita Cardeto
Attrezzatura consigliata  Caschetto, uno spezzone di corda 15m per sicurezza
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Ore 6.30 del mattino, da Ripa di Gromo, saliamo la valle tra le fitte nebbie, che porta al passo Portula, a quota 2100 circa, usciamo dalle nebbie, la Montagna ci regala quella meraviglia chiamata, “mare di nubi”, non ho mai salito la cima Reseda, pur essendo a pochi passi dal monte Madonnino, eppure devo dire che è davvero incredibilmente bella, non difficile da raggiungere ed anche vicina, si cammina tra un piccolo altipiano con un salto verticale incredibile sul lato Seriano. Raggiungiamo la cima, altra pausa, foto, relax, nel frattempo guardo curioso le creste che vogliamo percorrere, da qui quasi non si notano, se non fosse per gli amici che le hanno percorse, per le immagini che ho visto, penserei che si tratta di una semplice passeggiata verso il Grabiasca. Scendiamo con calma, ed iniziamo il vero percorso Orobico, la prima parte il primo torrione sono più semplici del previsto, procediamo con le orecchie abbassate, qui la cautela è d’obbligo, scendiamo ad una breccia e ci troviamo a quello che sicuramente è il passaggio chiave, non difficile, ma esposizione notevole e rocce Orobiche doc, salgo cercando di indovinare il passaggio più sicuro, esco a destra e mi ritrovo su un terrazzino sicuro. Ci siamo portati un paio di spezzoni di corda ed anche se non indispensabili faccio una sosta su spuntone garantendo sicurezza agli altri che passando a sinistra, uno ad uno in un attimo sono al sicuro. Ora la cresta continua con qualche passaggio ancora delicato ma nettamente più facile, in poco siamo di nuovo bipedi su terreno facile. Nel frattempo le nebbie hanno invaso completamente il lato Seriano, raggiungiamo l’ultima cuspide che chiameremo “amichevolmente” Monte Grabiaschino, vista la vicinanza del suo fratellone. Pausa in questo bel posto, ognuno offre quel che ha, biscotti, cioccolato, datteri, che belli questi momenti, dalla vetta lo Specchio di Brocken regala il classico arcobaleno rotondo, anche se si tratta di un effetto raro e conosciuto dagli studiosi, come altre volte, mi piace pensarlo “all’abbraccio di un Angelo” infatti la propria ombra rimane “abbracciata” dall’arcobaleno. Abbandoniamo l’idea di salire il Grabiasca, in quanto non conosciamo la discesa che dovremo percorrere nelle nebbie e per i primi 700m di dislivello, non esiste sentiero. Con calma intercettiamo il sentiero che porta nel cuore della val Grabiasca, la scenderemo tutta fino alla strada per Gromo dove ad aspettarci c’è la moglie di Claudio che comodamente ci riporta alle macchine.

Grazie agli amici ci siamo trovati a scorrazzare e salire cime poco o nulla frequentate, in ambiente severo ed unico, le difficoltà sono, E fino al passo Portula e la val Grabiasca, EE per la cima Reseda, “Grabiaschino” e la discesa fino ai sentieri della val Grabiasca, F le creste con passaggi di I e II grado, con roccia non sempre buona dislivello in salita circa 1700m compresi i Torrioni di Reseda, condizioni buone, sentieri CAI ben segnati, traversata dei torrioni molto logica a patto di stare sul filo di cresta.
Con me c'erano: Eve, Valentina, Claudio, Vittorio.
Foto: 1, passaggio chiave
Foto: 2, 3 Passaggi sui torrioni
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