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   Valle dell'INFERNO (ESINE), 31/07/2021
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Onicer  paglia   
Gita  Valle dell'INFERNO (ESINE)
Regione  Lombardia
Partenza  Sacca di Esine  (235 m)
Quota arrivo  1075 m
Dislivello  1000 m
Difficoltà  EE
Rifugio di appoggio  nessuno
Attrezzatura consigliata  pedule o scarpe da trail, pranzo al sacco, macchina fotografica, costume e salvietta se molto caldo per bagno finale.
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Venerdì sera Sara mi scrive di aver bisogno di camminare per smaltire la lunga e impegnativa settimana di lavoro. Guidando di ritorno dalla piscina dove mi sono appena allenato, mi viene in mente subito questo giro già provato qualche mese fa che unisce una relativa vicinanza in auto, una esposizione occidentale e boschi fitti per non patire il caldo mattutino di fine Luglio a basse quote e torrenti ricchi di acque per rinfrescarsi e aumentare la bellezza e la suggestione di questa valle non molto frequentata.
Partiamo da Iseo dopo un buon caffè, imbottiamo i panini del Siciliano di via Roma ad un salumificio di Darfo e raggiungiamo la sacca di Esine dove cerchiamo un posto per parcheggiare. Risaliamo tra alcune case seguendo un cartello indicatore verso la stalla con fontana dove parte il sentiero 730 di accesso per la valle del Resio, che comincia attraversando verso sinistra il fiume su una passerella di legno. Sono circa le 10 del mattino. Il sentiero 730 si inerpica ripido in versante destro idrografico sotto un fitto bosco, fino a raggiungere una baita di legno con giardino (fontana). Si prosegue costeggiandola fino ad unirsi ad una stradina proveniente da sinistra che continua a inerpicarsi sempre abbastanza ripida fino ad un bivio. Le indicazioni segnalano a destra l'ingresso per la valle dell'Inferno, e a sinistra per il corno dell'Urselù. Seguiamo verso destra il sentiero che con saliscendi in leggera discesa si dirige verso il centro della valle, raggiungendo un ponte sospeso su cui passa una condotta dell'acqua. Qui sarebbe possibile passare sull'altro versante, anche se un cartello impone un divieto di accesso. Ci affacciamo sul ponte per qualche metro ad osservare l'impressionante baratro superiore ai 50m che lascia intravedere il torrente Resio sottostante. Ritornati sul sentiero seguiamo vero monte le condutture su sentiero stretto ed esposto che a un certo punto scende ripidissimo verso un torrentello con una cascata. Disarrampichiamo aiutati da alcune catene fisse e qualche piccolo albero e proseguiamo per ripido sentiero in discesa fino a raggiungere il Resio in un posto magico e fresco con una bella cascata ed una grande pozza profonda e dei comodi massoni lisciati dall'acqua. E' mezzogiorno, facciamo una sosta sgranocchiando qualche grissino e bevendo un po' per riprendere energia prima della risalita. Attraversiamo il torrente e rimontiamo per un sentiero ripidissimo sull'opposto versante, dove sono presenti numerosi cavi e catene a facilitare e rendere più sicura la progressione. Il sentiero risale un versante boschivo sempre abbastanza ripido fino ad incrociare un altro sentiero proveniente da monte poco sopra il bacino idroelettrico a quota 1054m, che si aggira da sopra sulla sinistra su prato e boschetto ripido. Sostiamo all'apice della nostra escursione, con panorama sull'opposto versante della Valcamonica, mentre i cumuli si stanno gonfiando e nascondono in parte le cime più alte, ma senza celare l'elegantissimo Pizzo Badile Camuno che ammiriamo a Nord. Dopo un gustoso panino , imbocchiamo il sentiero 725 che tra boschi misti di faggi, betulle, poi castagni scende rapido verso la Sacca di Esine (punto acqua a metà discesa). Arrivati circa a 400m s.l.m abbandoniamo il sentiero, che termina a sud della Sacca, per tagliare verso Nord per prati a pascolo in mezzo agli asini e a pecore, imboccando un ultimo sentiero che ci riporta in paese. Una bibita finale al Bar The Best e una rinfrescata alla fontana nella via che scende alla sua sinistra ci fa riprendere dal caldo dell'utima parte della discesa. Torniamo felici della bella avventura nella natura a Iseo dove Sara, con Giulia e Francesca, mi lasciano per proseguire verso casa. Complimenti alle sorelline che a12 e 14 anni han fatto una gita per loro impegnativa dimostrando passo fermo e grande agilità.
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