Home Gallery
Reports
Scialpinismo
Escursionismo
Roccia
Ghiaccio e Misto
Mountain Bike
Archivio
Itinerari
Scialpinismo
Escursionismo
Roccia
Ghiaccio e Misto
Fenio...menali
Forum
Ricerca
   Monti Palagia, Eghen, Pilastro e Croce, 02/05/2021
Inserisci report
Onicer  Pierpaolo   
Gita  Monti Palagia, Eghen, Pilastro e Croce
Regione  Lombardia
Partenza   Esino Lario fraz. Ortanella (LC)  (965 m)
Quota arrivo  1827 m
Dislivello  1100 m
Difficoltà  EE
Rifugio di appoggio  Bivacco Alpe di Lierna e Baitello dell'Amicizia
Attrezzatura consigliata  Normale da escursionismo
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Buono
Commento Dopo qualche uscita scialpinistica, riprendiamo anche quelle escursionistiche e per farlo l’imperativo in questo periodo è quello di rimanere per il momento sotto i 2000 metri di quota, per evitare di andare a impantanarci nella neve marcia dopo un inverno particolarmente nevoso.
Da uno sguardo alle cartine alla ricerca di percorsi per noi inediti, l’attenzione cade su una serie di cime secondarie dirimpettaie del Grignone, ovvero Palagia, Eghen e Pilastro, collegate tra loro tramite una panoramica cresta.
Decidiamo così di andare proprio lì e per partire ci dirigiamo a Ortanella, frazione di Esino Lario.
Per puntare la prima cima, prendiamo un sentiero che aggirata sulla destra la modesta elevazione del Monte Parolo, si dirige dapprima alla Forcella dell’Alpe, per poi transitare nel grazioso borghetto dell’Alpe Lierna, salendo poi alla Bocchetta di Lierna.
Da qui, tramite un sentiero a tratti ripido nel bosco, tocchiamo la prima cima, quella del Monte Palagia.
Scendiamo ora alla Bocchetta di Calivazzo con lo scopo di dirigerci verso la seconda cima, quella di Eghen, ma una volta attraversata la bocchetta, spartiacque di alcune sentieri, ci accorgiamo che quello in cresta che dovremmo seguire noi non è né segnalato, né intuitivo. Uno sbarramento di rocce per accedere alla cresta ci fa perdere un po’ di tempo, perché non siamo sicuri che i passaggi siano corretti.
Ad ogni modo, riusciamo a prendere la cresta (è meglio aggirare il primo sbarramento roccioso sulla sinistra e accedere alla cresta salendo dal ripido bosco poco più avanti) e da lì proseguire fino alla Cima Eghen, su sentiero praticamente inesistente.
Dalla Cima Eghen in poi, scendendo nel bosco inizialmente ripido, compaiono alcuni bolli rossi disegnati sugli alberi che ci conducono al Passo del Bue.
A sorpresa, nei pressi del Passo del Bue, notiamo che da destra arriva un altro sentiero, il TGS, che poi prosegue in comune con quello, molto vago, che abbiamo seguito finora noi.
A questo punto il percorso diventa più evidente e segnalato da paline con indicazioni azzurre.
Giunti nei pressi di una grande elevazione rocciosa, il percorso la aggira a sinistra per poi puntare nuovamente verso la cresta. In un tratto, quello più ripido, sono presenti anche delle catene per affrontare la salita con maggiore sicurezza.
Tornati in cresta, il percorso si fa molto panoramico. La cresta è leggermente esposta, ma mai abbastanza da destare serie preoccupazioni.
Prestando sempre e comunque attenzione, arriviamo sulla Cima del Monte Pilastro, la più alta del gruppo.
Scendiamo così a questo punto verso sinistra in direzione del Monte Croce, facendo anche una puntata al sottostante Baitello dell’Amicizia (neve sui versanti nord).
Per tornare a Ortanella, prendiamo un sentiero, un po’ tortuoso e monotono, che passa per il bosco attraverso il Passo di Strecc e l’Alpe di Esino.
L’escursione sembra poco battuta e frequentata ma è meritevole, specie dal Passo del Bue in poi dove il percorso diventa più evidente.

Foto 1: il tratto con le catene
Foto 2: in cresta
Foto 3: Monte Croce
Report visto  2245 volte
Immagini             

[ Clicca sulla foto per ingrandire ]
Fotoreport