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   salite notti ed eclissi alla Pietra Parcellara, 07/08/2006
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Onicer  oscarrampica   
Gita  salite notti ed eclissi alla Pietra Parcellara
Regione  Emilia Romagna
Partenza  Donceto  (350 m)
Quota arrivo  850 m
Dislivello  500 m
Difficoltà  F
Rifugio di appoggio  no
Attrezzatura consigliata  nde
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento A giugno 2006 essendo ormai collaudata la cordata nonno nipote, parto con mio padre e mio figlio il 23 giugno per salire sulla Pietra Parcellara. Arriviamo in auto fino a Donceto dove dalla quota di 350 mt, parte il sentiero 167. Partiamo poco dopo le 11 e saliamo l’ampia carrareccia sterrata che in in un bel bosco misto sale quasi fino al bivio col sentiero 169 che recando la scritta solo per escursionisti esperti consegna il viandante alla cresta della nostra montagna. Siamo a quota 700, è mezzogiorno e il sentiero s’inerpica su traccia tra erba secca verso l’inizio vero e proprio della cresta che si fa completamente rocciosa e molto articolata. La raggiungiamo al termine del prato e iniziamo la divertente scalata che esce raramente dal limite del 1° grado. Armin che ha 6 anni sale sicuro e devo solo osservare che non si avvicini troppo al lato nord che talvolta precipita con sbalzi di qualche decina di metri. E’ bello vedere Armin che sale come se nella vita non avesse fatto altro che arrampicare..lo lascio in mezzo a seguire il nonno e da dietro a distanza di qualche metro mi piace osservare i suoi movimenti semplici ma al tempo stesso tecnici, senza che nessuno glieli abbia mai insegnati. Qualche salto fra i pietroni che sono più alti di lui, lo costringono a peripezie e passaggi che noi facciamo semplicemente alzando una gamba..ma non sbaglia mai una mossa e non va mai in affanno. E’ così che alle 12.40 appare la cuspide finale e dieci minuti nonno e nipote si abbracciano sul masso che sostiene la croce. quota 836 mt. Armin si gusta il suo panino su una sedile di pietra e con gli occhi guarda l’infinito cielo sospeso sulla Pianura Padana.
Poco più di un mese dopo il 7/8 decidiamo con Armin e Ile, mia figlia adottiva di 11 anni di salire sulla Cima della Pietra Parcellara per passarvi la notte in tenda. Questa volta voglio provare a fare tutta la cresta pietrosa della Pietra e non solo la sua parte finale. Per far questo percorriamo in auto la strada che collega Donceto a Brodo e che passa proprio sotto all’inizio della cresta sud della pietra. Arrivandoci si vede bene quanto è lunga la cresta rispetto al tratto finale che solitamente si percorre. Trovato un parcheggio, scendiamo dall’auto e alle 16.45, ci avviamo oltre il bordo dell’asfalto subito su terreno selvatico. Contrariamente a quanto mi aspettavo non c’ è nessun sentiero ma neanche traccia alcuna. Neppure quando recuperato subito dopo un tratto di sfasciumi il filo vero e proprio della cresta. Terreno vergine,selvatico,strano no pensare ad un sentiero che percorra integralmente questa bella e lunga cresta. Camminiamo su pietrisco sotto alcuni bei torrioni alti qualche metro e poi la cresta si restringe diventando ancora più profilata. Si sale senza difficoltà in bilico sui due versanti scoscesi. In alcuni punti torna a farsi più larga fino a quando traversiamo un bel prato di erba secca e successivamente alle 17.30 entriamo in un bel boschetto di cui godiamo l’ombretta. poi di nuovo su per dossi prativi finchè emerge la triangolare e rocciosa cuspide finale della Pietra e alle 17.45 siamo al bivio da dove sale il sentiero. Per il percorso già ben noto rimontiamo le divertenti roccette finali con Armin che guida sua sorella alla prima esperienza arrampicatoria. Ma entrambi se la cavano alla grande e anche se Ile appare alla fine un poco affaticata sotto il peso del suo zainetto carico di materassini per la notte. Alle 18.30 leviamo le braccia al cielo raccogliendoci esultanti attorno alla piccola croce di vetta. poi ci prepariamo per la cena e alle 19.30 la tenda per la notte è pronta sul bel pianoro sommitale. Cucino un risotto in busta col fornelletto e mentre il sole s’avvia al termine del suo cammino quotidiano, inondati di luce arancione consumiamo la nostra cena. Alle 20.30 salutiamo il sole scendere a ovest oltre i colli dell’Appennino e contemporaneamente lasciare il palco del cielo alla luna che regina sale invece sempre più diventando più bella man mano che la luce cala. Noi assistiamo dal nostro posto in tribuna alle danze che il cosmo mette in scena. Scatto belle foto nella luce crepuscolare fino alle 21, poi ci ritiriamo nelle tende con la sveglia puntata per assistere al miracolo dell’alba. Dopo le 6 il cielo schiarisce ad Est lungo il piatto che pare infinito delle pianure lombardo-venete e un rossore diffuso colora il campo visivo e alle 6.12 il sole urla il suo presente a chi lo attende. sveglio i bimbi faccio qualche foto con loro che tornano poi a nanna e io midedico alla preparazione della colazione. alle 8.30 li risveglio e facciamo colazione sulla tavola di pietra già apparecchiata. Poi sbaracchiamo e scendiamo per dove siamo saliti. concludiamo la bella giornata con una visita al negozio di Perino dove possono scegliere le leccornie che preferiscono.
Saltiamo ora ben al 2011 quando in occasione dell’annunciata eclissi di luna del 15 giugno decido di portare Armin David e Nico ad osservarla da lassù. Anche questa volta partiamo con la tenda e provviste di salamelle per il barbecue serale. Saliamo in auto fino a Pietra con belle inquadrature serali sulle Pietre Perduca e Parcellara e lasciamo le 4 case alle 20.30 salendo dal sentiero ufficiale che sale dopo l’Oratorio. salendo incontriamo un cane che ci tiene compagnia per il “piacere” di david fin quasi in cima e assistiamo ad un tramonto eccezionale che indora l’altrimenti scura pietra sulla quale stiamo salendo. poco prima delle 21 un David entusiasta alza le braccia al cielo a fianco della croce di vetta. Guardiamo il sole arrossire sempre più fino a quando si nasconde dietro i crinali appenninici e poi cominciamo a dedicarci alla preparazione della tenda dove dormiranno loro tre. Io dormirò all’aperto nel sacco a pelo. Mangiamo le salamelle abbrustolite sopra al fuoco e poi chiacchierando attorno al falò aspettiamo l’eclisse di luna che comincia qualche minuto dopo le 23. Da quassù dove i rumori sono filtrati e la contemplazione è contemplata fra le attività possibili è un grande spettacolo assistere a questo gioco di luci e d ombre che s’inseguono. Foto e poi tutti a nanna. steso sul mio materassino assaporo il cielo stellato e mi addormento con le stelle che trapuntano le mie palpebre. Punto la sveglia alle 5.30 e un enorme luna arancione è la prima cosa che vedo..addormentato la confondo per un attimo con il sole. Nella tenue l’atmosfera diafana dell’Oratorio di S.Anna sulla sottostante Pietra Perduca sembra invitare alla preghiera e al ringraziamento. Poi una timida alba ammanta tutto di luce un quarto d’ora prima delle sei e due minuti dopo il sole irrompe sulla scena uscendo dal suo giaciglio di nubi che lo tenevano coperto. S’alza rapido sui nostri sorrisi d’ammirazione e la dolcezza delo sguardo dei bimbi assume sfumature divine. E’ bello essere qui. Ora. Poi a pennellate sapientemente dosate tutto si colora e trasforma sotto l’effetto dei fasci di luce che come onde passano e ripassano l’ambiente che ci circonda. Restiamo fino alle 6.30 e poi cominciamo la discesa. In un campo di papaveri scatto foto alla bellezza dei miei bimbi e della Natura che ci immerge nel suo Abbraccio. Foto 1 nonno e Armin in cima Foto 2 la cresta integrale Foto 3 i bimbi e la tenda

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