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   Segade-Fioraro-Segade da P.so S.Marco, 08/05/2020
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Onicer  pangma   
Gita  Segade-Fioraro-Segade da P.so S.Marco
Regione  Lombardia
Partenza  Ponte dell'Acqua (Mezzoldo)  (1250 m)
Quota arrivo  2430 m
Dislivello  1400 m
Difficoltà  EE
Rifugio di appoggio  nessuno
Attrezzatura consigliata  Ghette per la risalita al colletto del Pizzo delle Segade dal Passo S.Marco (neve sfondosa già di primo mattino).
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Buono
Commento Dopo quasi 4 mesi di digiuno, in parte forzato, mi decido per una gita che mi dia la possibilità di salirecon la MTB x ridiscendere velocemente a fine gita....solo che dimentico che l'ultima volta che sono salito in bici risale all'ottobre 2019: le mie gambe me lo ricordano dopo un paio di minuti.
Tengo duro e salgo lentamente, molto lentamente (m'è parso d'aver visto una famiglia di lombrichi superarmi) fino al divieto di transito posto poco dopo la fraz. La Fraccia (intorno ai 1.600mt). Proseguo e poco sopra il rif. Cà S.Marco zigzago tra i massi caduti sulla strada e passo a fianco di alcune vecchie slavine (comunque si arriva tranquillamente al passo anche con una bici da strada volendo).
Arrivato al passo lego la bici, cambio l'assetto ed inizio la salita al pizzo delle Segade, sfondando non poco, nella neve, già a partire dalla piana del passo sino al colletto che adduce alla cresta del pizzo stesso.
Superato il Segade rimiro la luuunga cresta che porta al Fioraro, poi inizio a scendere su cresta pulita (sarà tale sino in cima al Fioraro...quindi piccozza e ramponi portati giusto per prender aria) sino ad arrivare a quota 2065 in corrispondenza del passo della Porta, seguendo il sent. 101: arrivato lì mi guardo intorno per capire se proseguire per il 101 (sperando che poi ci sia un'indicazione per il Fioraro) oppure se proseguire seguendo fedelmente la cresta che, in apparenza, non presenta alcuna traccia di sentiero (...che invece c'è).
Ovviamente scelgo male e seguo il 101, che scende..scende... scende troppo: arrivato a quota 1950 il dubbio d'aver cannato divien certezza, quindi do uno sguardo alla parete di sx e decido di risalirla su ripide balze erbose per riguadagnare la cresta:
200 mt di meravigliosa salita spaccagambe.
Arrivato in cresta ritrovo la traccia di sentiero che mi porta in cima al Fioraro.
Mi fermo 10 min, giusto il tempo di ringraziare il Padreterno, di mangiare qualcosa e fumare una sigaretta, poi ridiscendo al passo della Porta per risalire con grande entusiasmo il pizzo delle Segade, al di là del quale opto per scendere un canale erboso che mi riporta in 10 min sulla strada 50 mt sotto passo S.Marco, così da evitare di ritornare allo stesso ravanando nella neve lato nord.
Monto in bici ed in 20/25 min sono a Ponte dell'Acqua.
Foto:
1- neve residua sulla strada
2- situazione neve al passo
3- cresta dal Segade al Fioraro
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