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   Brecha de Rolando ( Pirenei, parco nazionale Ordesa-Perdido ), 25/08/2019
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Onicer  ucamosciomoscio   
Gita  Brecha de Rolando ( Pirenei, parco nazionale Ordesa-Perdido )
Regione  Altro
Partenza  Pradera de Ordesa  (1328 m)
Quota arrivo  2802 m
Dislivello  1500 m
Difficoltà  EE
Rifugio di appoggio  Refugio de Goriz
Attrezzatura consigliata  Normale da escursionismo, ev. set da ferrata per la discesa anche se non indispensabile.
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Eccezionale
Commento Splendido giro ad anello, che toccando la mitica Breche de Roland permette una visita a 360° del gruppo Ordesa-Perdido, caratterizzato , da ambienti selvaggi e scorci geologici di rara bellezza, con un po più di tempo a disposizione, pernottando al rifugio di Goriz è possibile abbinare la salita al prestigioso Mont Perdido 3358mt, facilmente raggiungibile lungo un comodo sentiero.
La valle di Ordesa si raggiunge dal paese di Torla ( Huesca ) nei pirenei aragonesi, mediante pulman navetta ( il primo parte alle 06,00 dal centro visitatori ), circolazione interdetta l’interno del parco nazionale.
Salita : Dal piazzale di arrivo 1328mt ( Pradera de Ordesa ) si segue la mulattiera di fondovalle per il rifugio de Goriz, ( indicazioni per il medesimo rifugio per il sentiero dei Cazadores, più lungo che non permette di vedere le belle cascate del fondovalle ), percorrerla lungamente in bellissimo ambiente montano dove , si alternano fitte faggete e bellissimi scorci sulla forra scavata dal torrente, il tutto sovrastato dalle impressionanti pareti calcaree di Ordesa. Verso i 1700mt in località Gradas de Soaso, dove la vegetazione si dirada e la valle si apre, la mulattiera si trasforma in sentiero, superato il gradino roccioso si perviene allo splendido pianoro del Circo de Soaso, chiuso da imponenti bastionate. Raggiuntone il fondo, il sentiero si inerpica con ripide svolte sul fianco sn idrografico, superando cosi la bastionata, proseguendo verso nord tra magri pascoli e curiose rocce calcaree si raggiunge in breve il Rifugio a 2200mt di quota ( ore 3,30/4 per 11,8 Km di sviluppo ), posto proprio sotto l’imponente mole del Monte Perdido.
Da qui si prosegue in leggera salita in direzione ovest lungo un ben marcato sentiero, che supera in ordine il circo di Goriz, la Faja Luenga ( bel pianoro con risorgenze ), si inerpica quindi al Cuello de Millaris 2457mt, seguire la traccia alta sulla ds passando sopra al Collado del Descargador 2498, dove il sentiero sempre contrassegnato esclusivamente da ometti, volge decisamente verso Nord, percorrendo un ripido pendio detritico. La traccia attraversa quindi un caotico ghiaione di grandi massi per portarsi, ormai in vista della Breche de Roland, a ridosso delle pareti rocciose della sn idrografica del circo. Un ultima cengia esposta con corda fissa ed un ripido sentiero terroso depositano ai 2802mt della Breche de Roland al confine con la Francia ( ore 2,00/2,30 dal rifugio ).

Discesa : Dalla Breche , non riprendere il medesimo sentiero di salita, ma quello che scende un poco più ad ovest nella medesima valle ( fianco ds idrografico ), raggiungere direzione sud la Planas de Narciso ( alluvionale ), quindi proseguendo nella medesima direzione oltrepassare due altre piane con le corrispondenti barre rocciose ( ometti e facili passi di arrampicata ) quindi un vasto piano di campi solcati e doline calcaree, che obbligano ad un complicato cammino per trovare i passaggi giusti ( ometti , sembra di essere su di un ghiacciaio pietrificato ). Un ultimo canalino erboso ci permette di raggiungere la sommità del dirupatissimo e spettacolare Circo de Cotatuero, dominato da impressionanti pareti , proprio in corrispondenza della cascata che si tuffa nel vuoto ( ometti ) troviamo un sistema di cenge che ci permette su terreno espostissimo ( attenzione ), di raggiungere una parte attrezzata con cavi metallici e fittoni di ferro. Un espostissimo traverso su parete verticale di una ventina di metri ci porta in un canale roccioso verticale, che discenderemo con l’ausilio di diversi fittoni. Al termine di questo la discesa riprende sempre su cenge esposte che richiedono attenzione, sino a quando il pendio perde di ripidità entrando nel bosco, devastato dai massi caduti dalle pareti sovrastanti. Lo si segue lungamente sino ad un bivio dove lo abbandoneremo per scendere sulla sn ( indicazioni Pradera de Ordesa ), sempre per sentiero boschivo sino al fondovalle dove ritroveremo la mulattiera del mattino, poco distanti dalla Pradera de Ordesa. ( ore 3,00 dalla Breche ) Discesa riservata ad escursionisti esperti e con tempo assolutamente stabile, in caso contrario converrà scendere per l’itinerario di salita.

Foto 1 La Faja Luenga

Foto 2 a Pochi passi dalla Brecha de Rolando

Foto 3 Poco prima di tuffarsi nel Circo de Cotatuero
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