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Punta Valgrande, 05/07/2019 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | cinzia |
Gita | Punta Valgrande |
Regione | Piemonte |
Partenza | San Domenico di Varzo (1200 m) |
Quota arrivo | 2800 m |
Dislivello | 1600 m |
Difficoltà | EE |
Rifugio di appoggio | Albergo Lepontino all'Alpe Veglia |
Attrezzatura consigliata | Ramponi utili |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Buone |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Da anni avevo in mente questa cima davvero poco frequentata, soprattutto dal versante italiano, che e` un balcone incredibile sulla gigantesca parte sud del Monte Leone. Dalla cima poi visione imponente dei 4000 del Sempione e oltre.
Partiti dal parcheggio di Ponte Campo, saliti verso l'Alpe Valle` e di qui al Passo del Croso che per un estenuante sentierino che permette di svalicare la enorme parete rocciosa ed entrare nella conca di Avino. Una volta al passo si lascia il sentiero e, guardando a sinistra del passo, si punta a raggiungere la destra della grande bastionata rocciosa che sorregge il Pizzo Forato e la cupola della Punta Valgrande. Dopo aver attraversato nevai e pietraie, giunti a dove la bastionata termina, ci sono due possibilita`. La prima ufficiale della guida ai Monti d'Italia dice di puntare al Passo di Loccia Carnera e quindi per la cresta di destra salire in cima. La seconda invece, scelta ad occhio in assenza di qualsiasi ometto o traccia (forse anche a causa della tanta neve ma probabilmente anche senza neve...), comporta di risalire verso sinistra e rimontare per pietre e neve verso il ripiano che sta sopra la bastionata. Qui all'estrema destra del ripiano c'e` una specie di canale tra due pareti rocciose, molto franoso, che abbiamo risalito tenendo la destra per roccette mobili e un po' di erba. Al suo termine salendo diritti per una pietraia mobile ma non difficile siamo sbucati in cresta a pochi metri dalla cima. Ridiscesa la pietraia e il canali con grande attenzione a non smuovere roba, per facili nevai e praterie siamo arrivati alla diga di Avino e di li` all'Alpe Veglia dove abbiamo prenottato. Si tratta di una gita d'altri tempi, faticosa, isolata, in ambiente selvaggio, dove occorre piede leggero e pazienza. La vista per tutta la salita e dalla cima ripaga di qualsiasi sforzo. Con la Giovane Montagna di Milano e Pippo. |
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