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   attraverso i Piani Eterni, 06/04/2006
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Onicer  oscarrampica   
Gita  attraverso i Piani Eterni
Regione  Veneto
Partenza  Pattine  (700 m)
Quota arrivo  1700 m
Dislivello  1200 m
Difficoltà  EE
Rifugio di appoggio  no
Attrezzatura consigliata  trekking
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento L'escursione parte da Pattine (m 680), un paesino raggiungibile dalla strada che risale la Valle del Mis, nel bellunese. In auto si oltrepassa il Lago omonimo di circa 7 km fino a raggiungere il parcheggio. Sono in vacanza nel Capodanno a caprile e col Mot il 3/01/1996 decidiamo di usare le ciaspe per raggiungere un luogo mitico delle Dolomiti, la famosa e leggendaria valle detta dei Piani Eterni che ci piacerebbe vedere riposare sotto la coltre bianca. Passiamo attraverso le poche case di Pattine che dormono il loro inverno e nel buio e nel gelo della mattina e subito alziamo lo sguardo al miracolo del sole che colora di arancione la punta del Piz Sagron,noi irriverenti al momento solenne salutiamo i nostri amici col dito medio. Ancora pochi passi e sbuca pieno di sole anche lAgner. Noi continuiamo a camminare al buio e a California il sole indora ormai le pareti del gruppo del Cimonega che piene di luce emergono oltre il buio del bosco. Il sentiero si sviluppa lungo il Vallone di Campotorondo e fino all'omonima Malga corre quasi sempre all'interno del bosco; successivamente esce all'aperto e percorre tratti molto spettacolari in bucoliche piane che noi troviamo bianchissime di soffice neve nella quale sprofondiamo nonostante le ciaspe aumentando molto la fatica del procedere e diminuendo la velocita’ dell’ascesa. Dopo 2h 30' dalla partenza raggiungiamo la radura di Casera Vallon (m 1314) e decidiamo di proseguire nell’immenso mare bianco che ci appare innanzi . Proseguiamo nella lotta senza frontiera per altre tre ore fino a quando alle 12.30 facciamo pausa per mangiare e decidiamo poi di tornare dopo aver scattato alcune foto al piano innevato dove siamo naufragati nuotando letteralmente nella neve alta e che sembra un mare in burrasca con cupole nevose alte piu’di noi.

Due mesi dopo mi ritrovo ancora da quelle parti e decido di completare l’itinerario ma amche questa volta trovo tantissima neve e nonostante gli sforzi arrivo a casera Vallon alle 10.30 nello stesso tempo dell’altra volta. Poi forte degli errori di percorso compiuti la volta precedente scelgo linee migliori per surfare sulla neve e alle 12.30 dopo aver superato il piano innevato che ci aveva bloccato nel tentativo precedente, raggiungo Malga Camporotondo,stremato. La posizione in cui si trovano i due edifici ristrutturati che costituiscono il complesso della malga è molto bella e aperta. A sud il paesaggio si apre verso l'ameno alpeggio della Busa del Toro e la morbida Cima del Monte Mondo. La malga è attrezzata a bivacco ed è sempre aperta.. E' un posto veramente bello, ma io devo tornare anche perche’ procedere e’ veramente impossibile nel mare bianco omogeneo che mi sbarra la strada. Mi fermo al sole per un ora e mezzo mangiucchiando qualcosa e poi ritorno.

E’Agosto e siamo con Dani in vacanza a caprile e propongo ai miei cugini Lorenzo e Simone di accompagnarci ai bellissimi Piani Eterni. Luciano ci accompagna in auto a Pattine e alle 7 partiamo.
E’ fantastico rivedere gli stessi luoghi nel verde anziche’ nel bianco cio’ che non cambia [ lo splendore di questi luoghi che sembrano musei all’aria aperta immagini consegnati all’oggi che fanno rivivere un passato nella speranza possa diventare nuovamente futuro. E cosi’ il verde di malaga campo rotondo dove arriviamo alle 10.30 nettamente in anticipo sui tempi invernali e dove ci concediamo una pausa di più di 1 ora per far riprender fiato a Daniela.
Riprendiamo dunque il cammino, che ora si sviluppa su bellissimo sentiero aperto lungo la Busa del Toro, e in circa mezz'ora di leggerissima salita raggiungiamo la F.lla Pelse (m 1847) punto più alto dell'escursione. Ancora pochi minuti e finalmente si apre davanti a noi, leggermente più in basso, la magnifica spianata dei Piani Eterni con le casere Erera e Brendol. In 15' siamo giù, nel bel mezzo di questa verde ed immensa conca (m 1700), a girovagare e a guardarci intorno meravigliati.
Sono le 13 e apparecchiamo sui bei tavolati in legno dove nella quiete e nel silenzio ci concediamo un pranzo da re circondati da un ambiente meraviglioso e solitario.dove il vento corre libero facendola da padrone. Le stalle di Casera Brendol sono particolarmente interessanti per la loro apertura verso sud con una caratteristica serie di archi. Un posto davvero emozionante, che ripaga ampiamente la fatica dell’arrivarci. Ripartiamo in direzione del passo Forca a 1862 mt di quota dove arriviamo alle 15.30 con dani un poco stanca ma sarà la discesa vs Roncoi di San Gregorio nelle Alpi a metterla in crisi essendo soprattutto nei primi tratti piuttosto ripida e impervia,precipite fra i mughi. Comunque alle 18 siamo puntuali all’appuntamento con Luciano venuto a riprenderci.
foto1 io e il mot foto 2 malga camporotondo foto3 Piani Eterni
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