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curò 1990, 04/03/2006 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | oscarrampica |
Gita | curò 1990 |
Regione | Lombardia |
Partenza | valbondione (1000 m) |
Quota arrivo | 2000 m |
Dislivello | 1000 m |
Difficoltà | EE |
Rifugio di appoggio | invernale curò |
Attrezzatura consigliata | ciaspe |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Discrete |
Valutazione itinerario | Buono |
Commento | Da ricordare questa avventura principalmente perchè fu la prima che feci in auto.
Finalmente vinte le resistenze dei miei, e lavorando, avevo avuto il permesso di acquistare l’alfasud decrepita di Giovanni: un sogno per me,un simbolo di indipendenza raggiunto . Col sacco a pelo mi sembrava d’essere il padrone del mondo. Parto da Pandino alle 10 del 9/3/1990 e alle 12.30 dopo essermi sistemato e parcheggiato il mitico autoveicolo comincio a salire verso il rifugio Curò. E’ la prima volta che percorro questo sentiero che mi diverrà poi assai noto e il fascino della scoperta eccita i sensi. Credo di aver percorso il panoramico e che non fosse ampio come ai tempi odierni perché tra neve e nuvole basse scrissi sul diario di temere di perdermi non riuscendo a seguire la traccia e che ogni tanto qualche schiarita mi permetteva di orientarmi. All’arrivo, appena oltre il sentiero un vento incredibilmente forte mi attendeva e siccome non si placava, dopo mangiato decisi di fermarmi. Nel pomeriggio nel paesaggio sommerso di neve mi misi senza fortuna a cercare il sentiero per il Coca. C’era sempre vento molto forte e allora decisi di rientrare e mi toccò sigillare tutte le fenditure da cui il vento penetrava all’interno del locale invernale e mi rannicchiai a leggere sotto il calorifero. Dopo cena mi godo la bellezza della luna piena e delle luci che da Valbondione emettono segnali di vita nella notte buia e inverosimilmente silenziosa. Il mattino mi sveglio alle 7.30 e dopo aver sistemato il locale, con non so quali intenzioni mi metto a cercare nuovamente il sentiero che va verso il rifugio Coca ma non riesco a trovarlo nella neve alta e scendo vs Valbondione, e tento di fare il giro del lago ma ogni tentativo è frustrato dalla neve troppo alta sui bordi del lago col rischio di precipitare di sotto. Quando poi dei signori mi dicono esserci una galleria di servizio dell’Enel e arrivo alla diga , mi viene sconsigliato di proseguire. Mi son stufato di nuotare a caso nella neve e allora complice un poco di sole prendo a scendere vs valle. Dalle cronache sul diario leggo che in basso perdo nuovamente il sentiero fra i ghiaioni e mi trovo sul greto del Serio a disasrrampicare fra i vari sassoni. Comunque alle 19 sono a Pandino in tempo per il sabato sera a Milano con la banda. foto 1 il rifugio Foto 2 nubi e cime Foto3 la mitica alfa |
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