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   Corno Falò, Corno Guazza, Pizzo Formico, 04/06/2017
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Onicer  Zeno   
Gita  Corno Falò, Corno Guazza, Pizzo Formico
Regione  Lombardia
Partenza  Ponte Nossa, Officine Meccaniche  (460 m)
Quota arrivo  1637 m
Dislivello  1500 m
Difficoltà  F
Rifugio di appoggio  Rif. Farno
Attrezzatura consigliata  Sul percorso non c'è acqua
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Eccezionale
Commento Da un po' di tempo desideravo salire alla Madonna degli Alpini che sovrasta l'abitato di Ponte Nossa (ben visibile dal provinciale della Val Seriana) posta sulle pendici del Corno Falò. Quando vedo il sole che fa capolino domenica pomeriggio capisco che è giunto il momento adatto. Lasciata la bici ad Albino prendo la corriera delle 16.35 che mi porta a Ponte Nossa. Da qui, seguendo il sentiero ben relazionato sul sito vienormali.it , arrivo in breve all’enorme statua della Madonna degli Alpini (4,2 metri di altezza) da dove già si gode di una vista d’eccezione sulla media Val Seriana e la Val del Riso. Ora voglio percorrere la cresta Nord-Ovest del Pizzo Formico fino alla sua croce toccando il Corno Falò (1147m) e il Pizzo Guazza (1297 m). Si tratta di una lunga dorsale calcarea, talvolta affilata e costellata da numerose guglie, che separa la Valle delle Valli dalla Val Cabrosina. Non c’è alcuna traccia che la percorre e bisogna farsi strada tra la vegetazione che non risulta comunque mai eccessivamente fastidiosa. Alcuni torrioni lungo la linea spartiacque possono essere aggirati o scalati integralmente (max II/III). L’itinerario risulta sempre evidente tranne nel punto dove bisogna scendere dal Corno Guazza che si mostra apparentemente verticale nel suo versante S-E ed impercorribile a meno di ricorrere ad una calata in corda doppia. Tenendo invece la destra rispetto alla direzione di marcia (direzione S-W) si individua un canalino erboso che con un po’ di ginnastica permette di perdere quota e riprendere la cresta. Giunti a circa ¾ del percorso si incontrano due capanni di caccia in successione. Dal secondo parte un sentiero pianeggiante verso destra che conduce direttamente ai Piani del Farno. Proseguendo altrimenti in cresta, ancora senza traccia, si arriva ai ripetitori in prossimità del sentiero 542 che conduce in breve sulla cima del Pizzo Formico.
Per la prima volta sono solo su questa vetta che è solitamente parecchio frequentata. Sono passate solo 3 ore da quando ho lasciato Ponte Nossa ma mi sembra di essere stato un'intera giornata immerso in un ambiente tanto selvaggio ed incontaminato che mai avrei pensato di incontrare così vicino alle case ed industrie della Val Seriana.
Un grazie sincero alla coppia di Casnigo che dal Farno mi ha dato un passaggio fino ad Albino dove ho recuperato la bici per tornare a casa.
La prima parte del percorso è descritta in senso inverso nel libro "Prealpi Lombarde, Itinerari per creste" di E. Martina (Ed. NordPress. 2008)
Non avevo con me niente per fotografare, allego qualche immagine presa dal web

Mòla mia, leù!
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