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Anello del Monte di Portofino, 20/05/2017 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Pierpaolo |
Gita | Anello del Monte di Portofino |
Regione | Liguria |
Partenza | Portofino Vetta, Camogli (GE) (390 m) |
Quota arrivo | 550 m |
Dislivello | 960 m |
Difficoltà | EE |
Rifugio di appoggio | Vari punti di appoggio a San Fruttuoso |
Attrezzatura consigliata | Normale da escursionismo |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Buone |
Valutazione itinerario | Buono |
Commento | Il punto di riferimento inusuale per un weekend di escursioni è questa volta il mare. Ci spostiamo così in Liguria alla ricerca di sentieri a bassa quota ma molto panoramici, in un contesto dal sapore mediterraneo. Il primo giorno lo dedichiamo all’esplorazione del promontorio di Portofino, con l’intento di compiere un giro ad anello che tocca i punti più interessanti della zona.
Posteggiata l’auto in uno dei rari parcheggi gratuiti della zona, posto poco prima dell’albergo Kulm (chiuso), ci incamminiamo seguendo un sentiero che conduce verso la località Pietre Strette. In realtà, dopo pochi minuti e giunti a un crocevia di sentieri, decidiamo di seguirne uno che porta al punto panoramico del Semaforo nuovo. Dopo averlo raggiunto, proseguiamo a mezza costa verso Pietre Strette per un sentiero che in alcuni punti offre ottimi panorami. Alle Pietre Strette bisogna ora perdere qualche centinaio di metri di altitudine per portarsi in riva al mare nel caratteristico borgo di San Fruttuoso, noto per la sua abbazia. Costretti dal clima oggi instabile che potrebbe portare i temporali dall’entroterra verso il mare, sostiamo breve tempo prima di riprendere il cammino e risalire. Ci attende ora un sentiero molto panoramico e abbastanza lungo che con diversi saliscendi conduce nella frazione di San Rocco. Questo tratto è caratterizzato soprattutto dalla presenza di alcuni tratti esposti da superare con l’aiuto di catene fisse. Affrontiamo così questa “cavalcata” sempre con un occhio attento all’entroterra per valutare la situazione meteorologica, che con il passare del tempo sembra non essere in grado di minacciare tempesta sulle coste, relegando i fenomeni alle zone montuose dell’interno. Rinfrancati dall’assenza di pericoli provenienti dal cielo, affrontiamo così tutti i tratti attrezzati che sebbene non particolarmente impegnativi, sono riservati a escursionisti esperti. Ci ha destato un certo scalpore vedere invece come questo sentiero sia preso d’assalto da molte persone che visibilmente non hanno alcuna esperienza escursionistica. Tra gente fuori forma, mal equipaggiata o con bambini molto piccoli al seguito, ci siamo più volte chiesti se ci si renda conto del pericolo che si va a correre in queste condizioni. Per la cronaca, proprio mentre percorrevamo il sentiero è giunto l’elicottero del pronto soccorso per recuperare una persona che cadendo si è fatta male… Comunque sia, dopo avere percorso il lungo sentiero arriviamo nella graziosa frazione di San Rocco. Per tornare all’auto bisogna sterzare a destra e salire per un sentiero che andrà a chiudere il nostro giro ad anello. Un po’ affaticati chiudiamo così questa meritevole escursione, da affrontare solo con un minimo di esperienza escursionistica. Foto 1: nei pressi dell'Abbazia di San Fruttuoso Foto 2: vista dal sentiero attrezzato Foto 3: un tratto del sentiero attrezzato |
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