|
Monte Spinale, 22/12/2016 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Pierpaolo |
Gita | Monte Spinale |
Regione | Trentino Alto Adige |
Partenza | Madonna di Campiglio (TN) (1500 m) |
Quota arrivo | 2104 m |
Dislivello | 650 m |
Difficoltà | E |
Rifugio di appoggio | Chalet Fiat |
Attrezzatura consigliata | Normale da escursionismo |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Discrete |
Valutazione itinerario | Discreto |
Commento | Trasferta in quel di Madonna di Campiglio per vedere e scoprire gli scenari dolomitici. Per evitare situazioni troppo rischiose, dal momento che non è ancora arrivato per me il momento di riprendere l’attività escursionistica al 100%, scegliamo di rimanere abbastanza bassi di quota e di compiere un giro ad anello attorno all’area sciistica del Monte Spinale.
Partiamo dunque dalla parte alta di Madonna di Campiglio, imboccando un sentiero che inoltrandosi in un bel bosco di larici è diretto a Malga Fevri. Non ci sono difficoltà di sorta, se non nell’attraversamento della ripida pista Spinale direttissima (chiusa), dove il ghiaccio lungo il sentiero abbonda, cosa che ci costringe a un aggiramento. Fuori dalle difficoltà, il resto del sentiero fino agli spazi aperti e panoramici della Malga Fevri è molto agevole, complice soprattutto la quasi assenza di neve. Dopo una breve sosta nella soleggiata Malga, riprendiamo il cammino e in breve tempo arriviamo sul Monte Spinale, tornando nella civiltà data dalla presenza degli impianti. A questo punto, per la discesa, decidiamo sul da farsi in base alla segnaletica. Ci incuriosisce infatti la presenza del Lago Spinale posto a poca distanza dal percorso previsto, e così decidiamo per questa breve deviazione che ci porta improvvisamente in un ambiente ben più solitario, nonostante la presenza degli impianti a poca distanza. Raggiunto il lago, ora il nostro scopo è ricollegarci al nostro itinerario. Lo facciamo senza seguire un percorso segnalato, tornando così sulle piste. Per fare ritorno al punto di partenza e chiudere l’anello, scendiamo per buona parte attraverso la pista “Poza Vecia”, oggi chiusa, prendendo infine un sentiero che attraversando il bosco ci deposita nel punto in cui eravamo partiti. Non male il giro odierno. Nonostante la presenza degli impianti in vicinanza, si riesce per larghi tratti a stare immersi in un ambiente sufficientemente non antropizzato. Foto 1: Madonna di Campiglio Foto 2: nei pressi di Malga Fevri Foto 3: scorci dolomitici |
Report visto | 2199 volte |
Immagini | |
Fotoreport | |