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   Barre e Dome Des Ecrins, 03/05/2009
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Onicer  gian54      
Gita  Barre e Dome Des Ecrins
Regione  Francia
Partenza  Prè de Madame Carle  (1874 m)
Quota arrivo  4101 m
Dislivello  2350 m
Difficoltà  BSA+
Esposizione in salita  Varia
Esposizione in discesa  Varia
Itinerari collegati  nessuno
Neve prevalente  Farinosa
Altra neve  Marcia
Rischio valanghe  2 - Moderato
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Eccezionale
Commento Dopo giorni passati a prenotare e disdire, finalmente sabato mattina sono con Alfio e Gion e l’equipaggio trentino bolognese composto da Jack, Giacomo, Luisa (Selig) e Paolo in Francia a Prè de Madame Carle, l’obbiettivo di giornata è la salita al Rifugio Des Ecrins. Sci ai piedi percorriamo la lunga piana, risaliamo un ripido sentiero, arrampicando superiamo una breve barriera rocciosa evitabile a sx ( fatta poi in discesa). Il gran caldo si fa sentire, saliamo al rifugio Glacier Blanc, superiamo sulla dx la grande seraccata e finalmente siamo sul lungo pianoro glaciale, in vista della Barre che man mano ci avviciniamo al rifugio si mostra in tutto il suo splendore. Il rifugio è affollato ma ben gestito, chiediamo informazioni circa la nostra montagna ma il gestore ci dice che non è ancora stata salita e che anche l’indomani tutti andranno al Dome o alle altre cime minori. Sopra la terminale la parete nord presenta una fascia ghiacciata, tuttavia riusciamo ad individuare un passaggio tra le roccette alla sx di questa, l’indomani proveremo a passare di lì. Il pomeriggio passa bene riposando al sole, la cena è discreta per gli standard dei rifugi. Il mattino siamo i primi a partire, seguiamo la bella traccia che sale evitando le grosse seraccate fino alla crepaccia terminale. Mettiamo gli sci nello zaino e ci leghiamo in due cordate, Jack nonostante l’attrezzatura da scialpinismo (ramponi in alluminio una picca da ghiaccio e una in alluminio) traccia abilmente la salita, i primi metri sono di ghiaccio ricoperto da 5 centimetri di neve, superate alcune roccette la neve si fa via via ideale e la salita diventa veloce, un po’ di ghiaccio alcune rocce e siamo sulla vetta della Barre . Torniamo giù per la cresta, lunga e delicata essendo abbondantemente innevata. Passaggi aerei in roccia si alternano a traversi ghiacciati fino ad arrivare ad alcuni cordini dai quali facciamo una calata da 30 metri, qualche altro metro e poi un bel salto a scavalcare la terminale. Rimessi gli sci ai piedi in breve siamo alla Brèche Lory e quindi in vetta al Dome de Neige. La discesa è solo una formalità: neve farinosa ma trifolata dai numerosi passaggi fino a quota 3100 poi via via sempre più marcia fino all’auto. La soddisfazione immensa di aver coronato il nostro progetto, l’ambiente fantastico, la maestosità della montagna salita, la compagnia deliziosa e due giornate meteorologicamente perfette fanno di questa una gita perfetta.
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