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   Corno Stella dal versante Nord, 24/03/2007
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Onicer  giannig      
Gita  Corno Stella dal versante Nord
Regione  Lombardia
Partenza  Foppolo  (1600 m)
Quota arrivo  2621 m
Dislivello  1725 m
Difficoltà  OSA
Esposizione in salita  Varia
Esposizione in discesa  Varia
Itinerari collegati  nessuno
Neve prevalente  Variabile
Altra neve  Variabile
Rischio valanghe  2 - Moderato
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Gran divertimento con un po’ di adrenalina in ambiente severo e selvaggio da versante nord.
E’ dall’inizio stagione che miravo a questo affascinante itinerario e finalmente si è concretizzato.

Partiti da Foppolo, Papi (Walter) ed io, siamo saliti per classico percorso, passando per il lago Moro fino alla cima di Val Cervia, sovrastante il passo omonimo. Scesi verso Nord (Val Cervia) per circa 200 metri su neve portante abbiamo traversato verso Est, senza perdere quota più di tanto, passando sotto le rocce del versante Settentrionale del Corno Stella, cercando di valutare la stabilità del manto nevoso. Giunti ad una ampia conca, in vista dell’evidente canalino, sormontata una piccola balza ci siamo portati sotto la verticale di questo. Risalto il canale a stretti zig zag fino a dove si stringe e diventa più ripido (max 45°) e poi con piccozza e ramponi fino a sbucare, guardinghi, sulla cornice di cresta. Da qui, sempre con piccozza e ramponi, lungo la ventatissima e gelata, non che ripida dorsale Nord-Est abbiamo guadagnato la croce di vetta.
La discesa è iniziata con sci ai piedi dalla vetta lungo il percorso di salita. Con molta attenzione scivoliamo sul versante ghiacciato compiendo alcune curve saltate facendo mordere il più possibile le lamine degli sci e cercando i passaggi tra i vari affioramenti rocciosi. La discesa lungo il canalino, su ottima e soffice neve, diventa a questo punto rilassante e decisamente appagante. Giunti nella conca, Papi che accusa una fastidiosa tendinite alla caviglia da tempo, risale lungo la traccia di salita alla cima di Val Cervia mentre io proseguo la discesa alla ricerca di divertimento puro. Aggirando un enorme accumulo (grande duna) imbocco un invitante e ripido canalino stretto tra le rocce. Solo quando sono in prossimità del punto più stretto (2 metri) mi accorgo della presenza di una spessa colata di ghiaccio vitreo compatto: uno scudo quasi verticale alto circa tre metri. I ramponi in lega d’alluminio ribalzano e anche la picca ultraleggera… per fortuna ho portato la Grivel che è l’unica a puntarsi nel ghiaccio. Rimessi gli sci sotto lo scudo (60° per qualche metro) mi tuffo in un entusiasmante discesa fino alla baita di Val Cervia (q. 1850).
Per traccia risalgo alla cima di Val Cervia raggiungendo Papi, quindi ancora un po’ di discesa per ripidume gelato verso il lago delle Trote prima di raggiungere, all’altezza del rifugio Montebello, la pista da sci per Foppolo.

Buone le condizioni della neve, dura e gelata a Sud, Est, Ovest, e dove ha soffiato il vento, abbastanza soffice a Nord, a volte ventata, a volte crostosa, a volte farinosa ma non si sprofonda quasi mai. La sciata è quasi sempre piacevole e divertente (con le lamine a posto). Temevamo gli accumuli ma quelli incontrati si sono rilevati ben stabili.
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