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Brenta Cima d'Agola, 22/03/2009 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | gian54 |
Gita | Brenta Cima d'Agola |
Regione | Trentino Alto Adige |
Partenza | Plaza di S. Antonio di Mavignola (1150 m) |
Quota arrivo | 2952 m |
Dislivello | 1900 m |
Difficoltà | BSA |
Esposizione in salita | Varia |
Esposizione in discesa | Varia |
Itinerari collegati | nessuno |
Neve prevalente | Variabile |
Altra neve | Variabile |
Rischio valanghe | 2 - Moderato |
Condizioni | Ottime |
Valutazione itinerario | Eccezionale |
Commento | Domenica con Alfio, Fiore e Marco sono nuovamente in Brenta con obiettivo Cima d’Agola. Lasciata l’auto a Plaza di S. Antonio di Mavignola risaliamo la lunga e monotona Valle d’Agola, aggirato sulla dx l’omonimo lago superiamo il ripido bosco e siamo al Pian di Nardis, con il sole che spunta dietro alla nostra vetta risaliamo la ripida Val Nardis e stando a ridosso dell’omonima cima perveniamo alla suggestiva vedretta d’Agola, quindi puntiamo a dx verso la nostra meta. Al deposito sci incontriamo 6 scialpinisti, partiti prima di noi, tra cui l’amico Jack che si apprestano a scendere non avendo trovato un convincente accesso alla cima, noi proviamo per l’unico canale salibile, che per altro da sotto appare impegnativo. Fiore ed Alfio partono in quarta ed in breve sono a metà canale, fortunatamente la neve è abbastanza dura e con picca e ramponi si sale bene. Usciti dal canale non rimane che superare un pendio di neve e per cresta orlata da grandi cornici siamo in vetta. Poco dopo ci raggiunge anche Marco, partito in ritardo essendo stato costretto ad inseguire i ramponi per un centinaio di metri giù per la vedretta. Vista stupenda a 360 gradi, in particolare sulle vicinissime Cime d’Ambiez, Tosa e Crozzon. Tornati agli sci, scendiamo la vedretta e la risaliamo a nord pervenendo alla Bocchetta dei Camosci. La lunga discesa inizia dalla Vedretta dei Camosci per continuare nella Val Brenta, fatte poche curve il desiderio è di fermarci e rimirare lo scenario incomparabile alle nostre spalle offerto dalla Val Brenta Alta con le sue stupende guglie:Brenta Alta, Brenta Bassa, Campanile Basso ed Alto, Sfulmini e Torre di Brenta e Crozzon dall’altro lato. La discesa non è di prim’ordine, la neve è di consistenza varia: pochi tratti farinosi, altri ventati, crosta e trasformata ma l’ambiente ripaga ampiamente. Passati dall’anfiteatro delle cascate, per altro ben formate, non ci rimane che spingere nella parte bassa della valle fino all’auto. |
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