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Traversata Grand Combin, per la parete Sud, 02/05/2025 | Tweet |
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Onicer | Orobicando
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Gita | Traversata Grand Combin, per la parete Sud |
Regione | Svizzera |
Partenza | Bourg-Saint-Pierre (1760 m) |
Quota arrivo | 4313 m |
Dislivello | 3250 m |
Difficoltà | OSA |
Esposizione in salita | Varia |
Esposizione in discesa | Varia |
Itinerari collegati | nessuno |
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Neve prevalente | Farinosa |
Altra neve | Trasformata |
Rischio valanghe | 2 - Moderato |
Condizioni | Eccellenti |
Valutazione itinerario | Eccezionale |
Commento | È diventato sempre più difficile trovare posto in rifugio senza prenotare mesi in anticipo. Così, quando vedo che alla caban du valsorei c è posto e che il meteo è buono, colgo la palla al balzo. E a questo secondo tentativo, riusciremo a portarci a casa la traversata.
Volevamo salire la parete NW (che è già sciabile) ma vedendo la parete sud (non sempre buona) in ottime condizioni e tracciata, cambiamo programma. Giorno 1 (1320 disl): da bourge saint pier saliamo per Il lungo sentiero che porta al rifugio. Si spallano gli sci per 1 ora e 20min fino al pianoro a quota 2200. La situazione cambia in fretta, solo 6 giorni fa si arrivava a 10 min dalla macchina e il giorno del nostro rientro la quota neve sara a 2100. Giorno 2 (1930 disl): partenza alle 4.20 dal rifugio su ottimo rigelo. Si sale il ripido ed esposto pendio che termina al col du meitin. A circa metà pendio si mettono i ramponi e ci si sposta verso destra puntado al colle che adduce al Plateau du couloir, sotto al piccolo bivacco musso (a giudicare dalle tracce nei dintorni, era pieno). Si attacca poi il pendio nevoso contornato da rocce (molte instabili) che porta direttamente alla cima del Combin du Valsorey su pendenze moderate (media a 40°, con qualche strappo a 45/50; roccette nella parte finale di II grado). Alle 8.20 siamo in cima. Ci abbassiamo di 50 m senza togliere le pelli e saliamo al Combin de Grafeniere, la cima più alta. Finalmente spelliamo! Con 4 curve di numero perdiamo quota (100m) per poi traversare sotto la cresta, arrivando ai piedi dell'Aiguille du Croissant, la più aerea delle 4 cime sopra i 4000 che raggiungeremo. Di nuovo cambio di assetto, mettiamo gli sci in spalla e i ramponi ai piedi e saliamo in vetta. Sciamo direttamente dalla cima per circa 200m e poi si va ancora in traverso fino alla selletta del Mur de la cote. Molti scendono in derapata ma preferisco sciarlo stando tutto a sinistra: 45 ° su farina pressata dal vento, da stare attenti a qualche tratto di ghiaccio verde affiorante ma ben evitabile. Siamo così a 4050 sul plateau che con dolci pendenze porta al Combin De la Tsessette. Da qui inizia l'entusiasmante discesa del Corridor. La neve è sempre bella, farina più o meno leggera solo a tratti alternata a neve ventata. Nella parte più vicina ai grossi seracchi che incombono sulla via di discesa, la sciata è un po' disturbata da pezzi di ghiaccio staccatisi dalla parete, ma non più di tanto. Sciamo fino a quota 3400 circa raggiungendo la lingua principale del ghiacciao, il plateau des masons blanches. Ci tocca un'altra ripellata dovendo risalire al col du meitin per circa 250m, dal quale si torna alla caban du Valsorey per pendio ripido (35/40°) su neve ancora buona per essere le 13 circa, un bel firn in alto neve più lenta poco sopra al rifugio. Qui il gruppo si divide, Davide e Fra scenderanno fino alla macchina, Carlo ed io dobbiamo ancora faticare! Scendiamo fino al bordo morenico su neve inaspettatamente bella (firn ben portante fino a 2500!) e poi ci tocca un'altra ripellata di 300m sotto il sole fino alla caban du velan. Foto al foto report sotto |
Report visto | 737 volte |
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Immagini | |
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