Home Gallery
Reports
Scialpinismo
Escursionismo
Roccia
Ghiaccio e Misto
Mountain Bike
Archivio
Itinerari
Scialpinismo
Escursionismo
Roccia
Ghiaccio e Misto
Fenio...menali
Forum
Ricerca
   Cima di Piazzo, 31/01/2021
Inserisci report
Onicer  Pierpaolo      
Gita  Cima di Piazzo
Regione  Lombardia
Partenza  Pizzino  (950 m)
Quota arrivo  2057 m
Dislivello  1150 m
Difficoltà  MS
Esposizione in salita  Sud-Est
Esposizione in discesa  Sud-Est
Itinerari collegati  nessuno
Neve prevalente  Trasformata
Altra neve  Trasformata
Rischio valanghe  2 - Moderato
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Buono
Commento Un inverno sorprendentemente nevoso e la ritrovata libertà di andarsene per monti ci porta oggi in quel di Pizzino, per compiere un’escursione scialpinistica normalmente non possibile in tempi di inverni avari di neve, ovvero quella che conduce alla Cima di Piazzo.
La prima parte della salita consta di una strada, per l’occasione innevata fin dalla partenza, che inizialmente presenta qualche saliscendi, cosa che al ritorno si tradurrà in qualche spinta, o meglio, qualche togli e metti degli sci.
Per evitare di girovagare troppo, visto che la strada tende a fare un giro eccessivamente largo, a un certo punto prendiamo una traccia, già battuta, che sale più direttamente verso i Piani di Artavaggio.
Raggiunti i panoramici piani, continuiamo verso il Rifugio Nicola e da lì in direzione della nostra meta, già ben visibile.
Superato un breve traverso, ci troviamo sotto al pendio che scende dalla cima, che in queste condizioni pare quasi una pista da sci non battuta.
Con un giro più ampio in senso orario saliamo in vetta, godendoci il panorama.
Cambiato assetto, scendiamo dal pendio su neve un po’ tritata dai precedenti passaggi, ma non difficile. Le condizioni della neve sono infatti buone.
Raggiunto il Rifugio e scesi poi ai Piani attraverso la stradina, voltiamo a sinistra in direzione della strada seguita in parte in salita.
La discesa è un po’ funestata in questo tratto dalla fitta nebbia che nel frattempo si è sollevata, ma con un pochino di attenzione perdiamo quota fino ad arrivare dove è meno fitta.
Superato il supplizio dei “togli e metti” preventivati in salita dove la strada torna a salire, chiudiamo questa escursione che nella parte alta è certamente meritevole, mentre in quella inferiore è di scarso interesse sciistico.

Foto 1: Monte Sodadura affollato
Foto 2 e 3: in cima
Report visto  2181 volte
Immagini             

[ Clicca sulla foto per ingrandire ]
Fotoreport