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Monte Alben, dalla Val Gerona, 16/01/2021 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | fabiomaz |
Gita | Monte Alben, dalla Val Gerona |
Regione | Lombardia |
Partenza | Santuario Madonna del Frassino (Oneta) (850 m) |
Quota arrivo | 2016 m |
Dislivello | 1200 m |
Difficoltà | BSA+ |
Esposizione in salita | Est |
Esposizione in discesa | Est |
Itinerari collegati | nessuno |
Neve prevalente | Ventata |
Altra neve | Farinosa |
Rischio valanghe | 2 - Moderato |
Condizioni | Buone |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Gita che curavo da anni, ma che richiede un innevamento eccezionale per i nostri tempi sia per quantità che per quota neve, in quanto la parte bassa dell'itinerario si svolge su mugheti, nel bosco e su un gerone con grandi massi che renderebbero altrimenti impossibile la progressione con gli sci.
Sono inoltre necessarie temperature fredde perchè la parete sud dell'Alben, se si scalda, scarica grosse slavine nel vallone dai canali laterali. Il vento purtroppo ha reso molto variabile la neve, impedendo la sciata rilassata che il vallone, per tutta la parte alta, avrebbe permesso su pendenze ideali. Partiti dal santuario della Madonna del Frassino sci ai piedi, ci si abbassa lungo la stradina principale ignorando il sentiero estivo per la val Gerona e superando, in discesa, il primo torrente (vallone del canale Albì) e il secondo (della Val Gerona). Poco dopo il secondo fondovalle si trova una bacheca con cartello indicatore, si lascia il sentiero e si risale in qualche modo il pendio, cercando la via tra un vago fondo di torrente e il bosco rado. Dopo un centinaio di metri di discreto "ravano" il vallone di apre e il bosco finisce. Si sale fino a una strozzatura. Qui conviene lasciare il fondo del vallone (per non rischiare di trovarsi a tiro di qualche scivolamento di neve dai canali laterali) e si risale il pendio a destra, entrando nel bosco. Sempre nel bosco, con numerose inversioni e seguendo più o meno il tracciato del sentiero estivo, si sorpassano due dossi, fino a raggiungere i pressi di una caratteristica capanna protetta da una rupe. Qui si comincia a rientrare verso il fondo della Val Gerona, traversando in piano o in leggera discesa. Rientrati nel vallone principale, ora ampio e aperto, lo si risale badando a stare alla larga dai canali che scendono dalla parete principale dell'Alben. In prossimità dell'uscita un restringimento con pendenze sui 40° se in condizioni di neve dura come ieri, oppone qualche resistenza. Giunti in cresta ci si trova a circa 150 metri D+ dalla vetta, in prossimità del grande pannello ripetitore bianco. Si risale la cresta sci ai piedi, senza particolari difficoltà, fino alla croce. La discesa avviene dapprima lungo la cresta di salita, io ho preferito abbassarmi nella paretina nord (canale Ilaria) e rientrare con brevi traversi più o meno al passo. Poi si segue il fonde della Val Gerona, compresa la strozzatura centrale che in salita abbiamo evitato passando nel bosco. Note: itinerario breve ma intenso, completo, appagante e abbastanza avventuroso. Garantita totale solitudine. Se il vallone è in condizioni nella parte alta regala una sciata su pendenze ideali e in ombra. La parte bassa è in buona parte un toboga che può essere divertente o meno a seconda delle capacità dello sciatore. i 100 metri finali nel bosco sono il prezzo da pagare comunque ma con un po' di destrezza si sciano tranquillamente. Necessari ramponi e rampanti e anche una picozza può essere utile. ps: Prima della gita ero un po' preoccupato per la totale assenza di relazioni di salita in sci di una via tanto evidente e diretta per una cima significativa. Con mia somma sorpresa abbiamo trovato delle tracce si salita e discesa in sci, seppur parzialmente cancellate dal vento. Evidentemente è faccenda da local. |
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