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   Lunghin con prosciutto di Roccabella, 25/02/2020
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Onicer  sci..miot      
Gita  Lunghin con prosciutto di Roccabella
Regione  Svizzera
Partenza  Maloja  (1800 m)
Quota arrivo  2779 m
Dislivello  1500 m
Difficoltà  MS
Esposizione in salita  Sud-Est
Esposizione in discesa  Nord
Itinerari collegati  nessuno
Neve prevalente  Trasformata
Altra neve  Variabile
Rischio valanghe  2 - Moderato
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Buono
Commento Gita effettuata il 22.02
Il titolo è dedicato al Toro, che alle 5:45 ad Acquaseria mi racconta che ha sognato di sciare intanto che mangiava un panino al salame.. Appello: se su on-ice c’e’ qualche dietologo per favore contattare il toro per aiutarlo seriamente
Scesi dalla macchina al parcheggio del Maloja, incontriamo Ursli con il campanaccio e un mazzo di margherite in mano,
in effetti guardando sulla costa a sud-est si vede piu' erba che neve e il buon Geko scorge, sopra un terrazzo, un branco di pecore … “ma una volta non c’erano gli stambecchi da queste parti?” mi sa che fra un po i Grigioni devono cambiare lo stemma ..
Dunque all’appello manca il Lev che, udite, lavora costantemente da Dicembre (infatti da quel giorno non ha più nevicato…) e il pastore Kamel che questo weekend aveva una dozzina di battesimi, Amen…
Cominciamo con una decina di minuti di spallaggio (vedi margherite sopra) poi si chiudono gli attacchini e tra un passo avanti e due indietro, data la neve un po’ gelata, pian piano saliamo. Il tracciato non è mai ripido ma in qualche punto le lame sarebbero utili, in quanto se stamattina vieni via ti ritrovi direttamente giu’ al parcheggio del Maloja Palace, mica tanto ‘Allegra’..
Intorno a quota 2200 arriva il sole e allora è un’altra cosa…. le pelli scaldano “le ossa” e tengono meglio e in un attimo siam su…
Intanto il toro prepara già il costume per ormai imminente Lago del Lunghin, ma ahimè in prossimità del lago la cocente delusione: il lido è chiuso e serve ancora la pikka per fare il bagno, “su Toro non piangere, dai ci ritorniamo settimana prossima”
Da qui le tracce si disperdono in piu' direzioni, chi sale piu' a ridosso del costone chi sta basso sul lago ecc ect.. “questi scarabocchi sono l’ evidenza di una non curanza dei dettami della salita… dove si prevede una sola traccia…etc.. “ “Dai caz.. cavallo non siamo piu nel '76 quando andavi in giro con gli accademici dei CAI (con tutto il rispetto) .. oggi siamo nell’era del freeride, freesolo, freestyle, free gender … " Cavallo orecchie basse e in silenzio.. Si riprende la traccia a mezza costa
In fondo alla sponda destra del lago (salendo) si vedono anche tre temerari che battono una delle tracce per il Grevasalvas, in effetti con neve sicura come oggi non è assolutamente un itinerario da buttar via
Ma concentriamoci… siamo sotto la pala finale del Lunghin, che qualcuno, che sa fare le inversioni sul ripido, ha preso di petto è ha salito fino quasi in cima, invece noi che di petto, riusciamo a prendere solo divano e telecomando, stiamo un po di piu' a destra (salendo) e con qualche voltamaria arriviamo ad un terrazzino dove togliamo gli sci. Gli ultimi metri di dislivello li facciamo sci in spalla con la traccia gia’ gradinata dai gitanti delle scuole medie di pontresina che sono venuti qui in settimana a fare picnic. Paese che vai costumi che trovi…
In cima ci facciamo una scorpacciata di Panorama, che qui è da grande schermo curvo, ma ahimè, pur essendo bellissimo, notiamo con tristezza che anche sulle cime piu' alte la neve manca, manca eccome…. ‘dai Lev licenziati che senno qui non nevica più fino all’anno prox…’
Facciamo la festa al lunghino dividendocelo equamente con mortadella e thé (oggi niente peperonata), ma complice il venticello che ci tiene allegri, ci ritiriamo presto dalla veranda per prepararci alla discesa
“Ma a piedi ??” “Toro, Geko.. dove andate? In discesa gli sci sono da calzare.. aspettateee.. “niente prendono le scale e via.. “
Partendo dalla cima la neve è dura ma tine bene, poi appena sotto si smolla e a tratti c’e’ anche un po di farina pesante … Con la neve più malleabile anche sulle facce timide dei due compari ricompare il sorriso.. e allora giù a godercela fino quasi al lago.. hop hop !!
Ora è piuttosto caldo ! e allora la salita al Passo diventa molto lunghinnn… ma che volete il toro vuole andare a bere una weiss a Bivio..
“Oh raga mi raccomando eh, che ci sono due lituane che salgono e ci stanno guardando…” Geko fammi vedere un po di sci “new school” , velocità e carv…. lanciati dai, dai…!!
Ma lui niente.. da buon bancario cerca di risparmiar terreno .. due curve al metro, slow motion… Le lituane si mettono a guardar altrove…!!.. è finita, non becchiamo più …
“Come il Roccabella ???” ho capito che su c’è la festa del prosciutto ma se torno tardi a casa stasera divorzioooo.. Niente, impassibile ! il Toro ha puntato la cima del Roccabella, il profumo di maiale lo fa entrare in tranche..
Si vero la cima la vedi lì, ma la leggera e costante salita del largo vallone che porta fino sotto l’ultima pala è molto ma molto piu’ lunga della prima limonata che ho fatto a 15 anni al cinema, cosa che aveva preso tutto il primo tempo di “Rambo..”
Poi dal pianetto alla cima il Toro la fa’ tutta di un fiato e appena arrivato si spara il secondo panozzo della giornata “ al prosciutto di roccabella ..” Io invece intollerante e ipocondriaco vado di fichi secchi e mandorle, con il solito zenzero a calmare l’invidia per il prosciutto….Sullo sfondo intanto scorre il secondo tempo di “le montagne grigionesi”
Prima di scendere si forma un capannello di uomini, a cui subito si uniscono il Toro e il Geko, per aiutare una Polacca (sta volta vera) ad agganciare l’attacchino… “no ma fai cosi”, “piega leggermente la gamba”, “aspetta che mettiamo lo sci piu piatto” “dai brava” e via dicendo… “, neanche i rivenditori del folletto sono così gentili e zelanti, è proprio vero che..
Beh, considerando le condizioni e l’ora, la discesa è comunque bella, anche se sopra la neve è cotta, sotto tiene e come se tiene…
Cosi per tutto il pendio si sente il cavallo gridare “dai più veloci, vai più largo, più new schoooool …!!” ma poi giù alla fine, guardando indietro, sono le serpentine strette che si rivalgono sui cinque curvoni del cavallo, sigh sigh..!!
Ma che importa ‘old’ o ‘new’, fondamentale invece che anche oggi sia stata un’altra grande giornata insieme agli sci…miot

ps
poi la polacca l’abbiamo ritrovata al bar e lei ci ha fatto vedere che, oltre ad averci messo via sugli sci, ci metteva via anche sulla birra .. prosit
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