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   C. di Val Conchetta, Sud (direttissima Est), 09/06/2019
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Onicer  mario-bi      
Gita  C. di Val Conchetta, Sud (direttissima Est)
Regione  Lombardia
Partenza  Teveno  (1134 m)
Quota arrivo  2354 m
Dislivello  1220 m
Difficoltà  BSA+
Esposizione in salita  Est
Esposizione in discesa  Est
Itinerari collegati  nessuno
Neve prevalente  Trasformata
Altra neve  Trasformata
Rischio valanghe  1 - Debole
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Eccezionale
Commento Il Bosco di Civinata e le Montagne Che Non C'erano
(Direttissima alla Cime di Val Conchetta, Sud)


Quando ho scritto “La Più Grande Avventura...” ciò che pensavo di fare era un lavoro di mappatura. Per lasciare un qualcosa, per avere un qualcosa. Per decifrare un continente, misurarlo, percorrerlo e là dov'era necessario, ricominciare ad esplorarlo. Alla fine avevo in mente di ritrovarmi con un “mappamondo” di quello che, dopo “Tracce su Bianco”, avevamo combinato, cercando nello stesso tempo un modo diverso (un nostro modo) di stare al Mondo. L'ho scritta per conoscere qualcosa che ancora non sapevo, o meglio, non sapevo di sapere già . Oppure per capire se avevo capito.
Poi, non è che sapessi, che cosa mi sarebbe successo. Avevo (ed ho) molte aspettative. Mi aspettavo molte critiche. Era già successo con “Tracce su Bianco”, e magari anche qualche sprezzante confutazione da parte di quelli “che normalmente” la sanno lunga (o come si dovrebbe fare). Niente di tutto ciò è successo. Anzi niente in bene, niente in male. Un niente da dire, insomma. Che a ben vedere è anche peggio. A parte i “followers” (ammiratori) che sono sempre tanti, la Rete non sa, né se leggono, né quanto leggono e quindi io, pur onnipotente, nemmeno.
Invece, cocciutamente ho creduto e credo che qualcuno possa o voglia “adottare” le mie mappe per riscriverne altre mettendoci del proprio. Le ho scritte, per suggestionare. Con le parole ho trovato nomi per intere regioni. O regioni dove altri che, lasciando tracce, mi hanno permesso di scrivere perché altri ancora potessero farlo dopo di me. L'ho fatto pur sapendo quanto sia davvero pericoloso mettere mano al mondo per farlo migliore. E ancora per aggiustare la mia visionarietà e cercare in qualche modo di alimentare la vostra. Ho preso un testimone e tentando di fare “un' alpinismo con gli sci” ho scritto di montagne, ma sopratutto di uomini. Di noi.
Ho voluto provarci. Vorrei che altre mani, lo raccogliessero e tornando da nuove esplorazioni, correggessero, ridisegnassero, rivoltassero, aggiornassero. A modo loro.

In quel tempo (a spanne la prima metà degli anni ottanta del novecento) la strada che oggi collega Colere a Teveno, è possibile che neanche vi fosse. Lo dicono le mappe dell'81 e dell'85 che, nonostante noi, oggi continuano “pur scadute” a moltiplicare e a far bella l'avventura. Di nostro, alla nostra prima volta lì, percorremmo, in un rientro esplorativo verso Colere, una mulattiera, un “sentierone” che nel tempo insistette nel farsi ricordare come lunghissimo. Dopo i trascorsi, alla curiosità, abbiamo aggiunto solo dei nomi e dopo la diretta Est, per far bello il mondo, nell' immediato, siamo arrivati alla “direttissima”. Come dovreste sapere le Cime di Val Conchetta Nord e Sud sono una nostra “invenzione”, erano quote, solo quote, perciò, ce le siamo prese ed alla fine anche nominate. Oltre la logica e la razionalità infatti, oltre il sentito dire e l'analogia, vi è la stravaganza e l'imprevedibile, che sempre, sono fucine di novità e noi, tirati dentro con gli sci, ci siamo fatti incastrare.
Il Caso, stavolta vuole che il gruppo (tre) si formi, con provenienze diverse a Colere, e che quindi un'auto fermandosi lì, permetterà ad un'altra di accompagnare i partecipanti a Teveno. Partiremo perciò da lì e lì ritorneremo dopo che, completata la traversata, la prima (lasciata a Colere), non ci accompagni alla seconda (in attesa a Teveno). Detta così la parte più significativa della gita (e non è una sciarada) veniamo al gruppo e alla sua dipartita. Non siamo qui solo per il Caso ma anche per un doppio caso. La dritta ce l'aveva data l'Ernesto che in fatto di odori e di neve la sa lunga. E' molto facile infatti che se lui ci va ci sia un buon motivo per farlo e noi, come voi, lo scopriremo andandovi immediatamente. Infilati gli sci al parcheggino del paese e dopo aver portato in avanti il piede destro per iniziare quel moto a luogo che vi porterà lontano, in un lasso di tempo breve ma imprecisato, vi troverete, seguendo la normale carrareccia, al “bivio dei due massi” e voi, come noi, prenderete a sn. (filobus n.431, cartelli sommersi). Ernesto, solo, tira su dritto e noi, senza farci domande, ci affidiamo e seguiamo. C'è polvere, ce lo aveva detto, e noi, date le temperature diurne attorno ai 18°, manco ci speravamo, ma ciò che troveremo sarà neve in quantità ed anche (gli Dei?) assestata. La salita è ripida e noi, messi al centro della scena, dentro (into) questo “selvaggio” (wild) di cui poco o nulla sappiamo, tentiamo, con sentimenti di stupore e di paura di “sprofondare” e nell'incerto, farne parte, penetrare la Caverna, il buio, il precipizio che siamo e che non conosciamo. La salita è ripida quindi, e per intuirla non guastano naso ed esperienza e stando non lontano dai roccioni sulla destra, prima o poi, troverete, sia qualche segnavia dipinto sulle piante, sia il traverso che vi porterà (sfiorando con la spalla sn., ancora roccioni) verso destra e nel Bosco Alto di Civinata. Ora, ancora ad occhio, tenendo “il Cavallo” sulla sn. nuovamente il Bosco di Civinata ripido sino a raggiungere i prati bassi di Malga Conchetta, m.1796. Arrivati sin qui non avrete bisogno d'altro e noi per questioni di spazio chiudiamo segnalando ai distratti che il prosieguo lo si troverà in questo sito (cliccando mario-bi), all'ottavo esercizio spirituale e alla voce Diretta Est alle Cime di Val Conchetta, Sud. Il perché della relazione stringata lo scoprirete strada facendo. Per dirla breve salirete la via più bella e diretta della zona e le sorprese non saranno solo queste qua. Oscar Beletti, chi?.
(gita portata a termine il 27 Febbraio 2019. Scritta oggi...per i posteri)

foto 1: Il Bosco di Civinata
foto 2: Al centro, il Cavallo
Foto 3: La Cima di Val Conchetta, Sud da Est
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