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   Rothorn, dal Bodmergletscher, 07/05/2018
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Onicer  Fedora      
Gita  Rothorn, dal Bodmergletscher
Regione  Svizzera
Partenza  Simplon Dorf  (1470 m)
Quota arrivo  3108 m
Dislivello  1630 m
Difficoltà  BSA
Esposizione in salita  Nord
Esposizione in discesa  Nord
Itinerari collegati  Rothorn (3108m), dal Bodmergletscher
Neve prevalente  Marcia
Altra neve  Trasformata
Rischio valanghe  3 - Marcato
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Eccezionale
Commento PREMESSA: Il giudizio sulle condizioni “Buono” è rivolto esclusivamente alla qualità della neve sciisticamente parlando: marciotta ma divertente e ben sciabile, soprattutto nel primo tratto di discesa e sotto i 2300m. Condizioni invece piuttosto delicate e critiche sotto l’aspetto della sicurezza, soprattutto per la tanta neve scesa mercoledì e giovedì scorsi sopra i 2800m, che non si è ancora assestata.
La scelta della gita è stata forse un po’ azzardata, considerando il pericolo 3 nella zona del Sempione. Ma confidavamo in un bel rigelo notturno vista la notte serena prevista dalle previsioni svizzere (rigelo che invece è stato quasi nullo) e visto che cmq i pendii più a rischio in questo itinerario sono quelli compresi tra i 2000 e i 2500m di quota. Per assurdo, invece, quelli erano i meno a rischio, mentre invece i pericoli maggiori erano dovuti agli scaricamenti dalla montagnona quota 3200m, che si trova sulla dx risalendo il ghiacciaio.
Partenza dalla macchina ancora sci ai piedi, grazie ad una lingua di neve presente. Nessun problema anche nel boschetto, su neve ben compattata, e con innevamento ancora ottimale. Il primo tratto critico è il superamento della cascata: teniamo la dx togliendo gli sci e ravanando non poco per superare una fascia di arbusti e rododendri (tratto senza neve). Rimessi gli sci, risaliamo il secondo tratto critico per le valanghe: ma qui la neve è ben assestata, marciotta ma solamente in superficie. Superato questo tratto, incontriamo 6 ragazzi che stan già scendendo, dicendoci che sono arrivati a q. 2600m circa e poi han deciso di tornare indietro perché sopra stava slavinando molto, ma che fino lì si andava tranquilli. Così proseguiamo con l’intenzione di arrivare almeno al loro punto di stop. Quando stiamo per risalire l’ultimo pendio che porta a quella quota, notiamo che un’enorme valangone ha invaso buona parte del pendio di salita, e infatti le loro tracce sono cancellate. La valanga è scesa dai pendii sotto la Breitloibgrat (la cresta SE del Fletschhorn) ed è incredibile come anziché fermarsi alla base degli stessi, abbia proseguito (anche se lentamente) la sua discesa superando perfino un buon tratto quasi pianeggiante e andando poi quindi a finire anche sui pendii di salita. E questa è scesa dopo che gli altri ragazzi erano già scesi di lì. Ormai era sceso tutto il possibile e quindi decidiamo di proseguire per arrivare dove erano arrivati loro, stando ovviamente più a sx. Arrivati in quel punto notiamo che la parte che manca per arrivare alla sella alla base della cresta W del Rothorn sono molto tranquilli e fuori da pericoli. Così proseguiamo battendo traccia fino alla sella e infatti questo tratto sarà sicuramente il meno a rischio di tutto il percorso. La cresta finale sarà faticosa da battere, ma nessuna difficoltà se non un saltino roccioso non banalissimo. Ma la cima è conquistata. Per evitare quel saltino roccioso, dopo il primissimo tratto scendiamo a dx da un canalino e poi traversiamo per riprendere ancora la cresta nella parte finale. La discesa si rivelerà migliore del previsto; l’esposizione a nord dell’itinerario ha comunque permesso alla neve di non “cuocere” e quindi di non diventare troppo frenante ma solo marciotta in superficie, come era al mattino. Nessuno scaricamento nemmeno nei tratti più critici descritti nelle relazioni, ma per evitare comunque quello che precede la cascata (forse il più delicato), scendiamo a dx da un altro canale, già comunque slavinato nei giorni scorsi e seguendo le tracce degli altri ragazzi. Da qui in giù la sciata sarà decisamente buona, su neve estiva e fondo ben compattato. Nel boschetto una goduria, fino a 20 metri dalla macchina.
Alla fine di tutto, riteniamo che la scelta dell’itinerario sia stata forse un po’ azzardata; ma, visto che eran già scese tutte le possibili valanghe, l’aver proseguito fino in vetta a nostro avviso non è stato un azzardo, viste le condizioni degli ultimi 400m. Rimane il fatto che questo itinerario, con il rischio 3, non è di certo consigliabile. E che un’accurata scelta della gita, con condizioni così, è sempre indispensabile. Tutta esperienza dai…
Partecipanti: Fedora, Riki e Nicola.

FOTO 1: Superato il delicato tratto sopra la cascata, i ripidi pendii di salita a fianco della morena. La discesa la faremo lungo un canale al di là della morena.
FOTO 2: Risalendo la cresta ovest del Rothorn, con i sottostanti pendii finali che portano alla sella. Sullo sfondo è ben visibile fin dove è arrivata la valanga scesa da sotto la Breitloibgrat.
FOTO 3: I divertenti canali finali che evitano il disagevole tratto nei pressi della cascata.
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