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   Torre di Sant'Orso, dalla Valnontey, 26/04/2018
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Onicer  Fedora      
Gita  Torre di Sant'Orso, dalla Valnontey
Regione  Valle d'Aosta
Partenza  Valnontey (Cogne)  (1660 m)
Quota arrivo  3618 m
Dislivello  2000 m
Difficoltà  BSA+
Esposizione in salita  Ovest
Esposizione in discesa  Ovest
Itinerari collegati  Torre di Sant'Orso (3618m), dalla Valnontey
Neve prevalente  Trasformata
Altra neve  Trasformata
Rischio valanghe  2 - Moderato
Condizioni  Eccellenti
Valutazione itinerario  Eccezionale
Commento Che dire di questa gita… Grandiosa, solitaria, selvaggia… per veri appassionati alla ricerca di tutto tranne che di gite classiche e ultrareportizzate (l’ultimo report trovato in rete risale a un anno fa…). Eravamo solo noi infatti in tutta la valle… Partiti sci ai piedi alle 7 (1 grado!), percorriamo l’eterno fondovalle quasi tutto in piano e con qualche saliscendi, che al ritorno saranno un calvario… Infatti sono ben 5,5 km in cui si superano SOLO 250m di dislivello e richiedono, senza correre, circa 1h e 30’. Ma la cosa incredibile è che nei successivi 5,5 km sono compresi ben 1700m di salita!!! Questo la dice lunga su come sono sostenuti quei pendii, strepitosi da sciare. Neve dura salendo, anche se i rampanti non erano indispensabili. In salita tra l’altro teniamo un po’ troppo la dx (sx orografica), affrontando quindi pendenze a tratti molto molto sostenute. Nell’ultimo ripidissimo tratto che porta al colletto (40°) la neve è molto crostosa e difficile da tracciare; così saliamo gli ultimi 50m a piedi (sci nello zaino), con Sergio capofila a batter traccia. Lasciati gli sci, risaliamo la rocciosa cresta finale (pulita, con attenzione per sassi a volte instabili). L’arrivo in vetta è magico, solo noi… e intorno nient’altro che montagne e panorami infiniti. Il ghiacciaio della Tribolazione è uno spettacolo, con tutto il versante Sud-Est del Gran Paradiso, e non da meno la Torre del Gran San Pietro vicinissima a noi. Rimessi gli sci, per evitare i primi 150m di orrenda crosta, io e Fabio scendiamo tutto a dx, dove il pendio è più ripido (45°) ma la neve dura e trasformata. Tutto il resto della discesa sarà fantastico, su bellissima neve trasformata col leggero giusto remollo godereccio. Perfino negli ultimi canaletti prima della piana finale la neve tiene ancora, solo appena appena più marcia. Il rientro dal fondovalle sarà faticosissimo, ma per fortuna la neve, essendo per lo più di fondi di valanga o già “estiva”, ha tenuto benissimo. Ma soprattutto la pista di fondo finale tutta a passo pattinato (15-20 minuti), ci hanno sfiniti! Per il tipo di itinerario, la solitudine e l’ambiente, sicuramente una delle migliori gite scialpinistiche che abbia mai fatto. Complimenti a tutti i miei soci e soprattutto l’ennesimo grazie per averci creduto!
Partecipanti: Fedora, Lidia, Riki, Fabio e Sergio.

FOTO 1: Salendo in un ambiente strepitoso e solitario.
FOTO 2: Fabio in azione dal ripido pendio sotto il colletto alla base della cima.
FOTO 3: La discesa... tutta così fino in fondo.
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