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   Piz Calderas, 24/02/2018
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Onicer  andrea allegretti      
Gita  Piz Calderas
Regione  Svizzera
Partenza  Julier pass  (2100 m)
Quota arrivo  3397 m
Dislivello  2200 m
Difficoltà  BS
Esposizione in salita  Varia
Esposizione in discesa  Varia
Itinerari collegati  nessuno
Neve prevalente  Variabile
Altra neve  Variabile
Rischio valanghe  2 - Moderato
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Eccezionale
Commento Vorrei provare a salire il Piz Calderas che per vari motivi mi è più volte sfuggito in passato. Provando a fare una variante attraverso il Piz Surgonda anzichè per la fuorcla d'Agnel.

Parto dal solito parcheggio sotto La Veduta. Ci sono poche tracce in giro, cancellate da pochi cm di neve fresca, che però danno alla val d'Agnel un bel candore omogeneo. Per fortuna una tutina mi supera all'altezza del bivio, e traccia fino alla vetta del Surgonda (bene..!).
Raggiungo la cima e da qui vedo del luccichio sulla cresta che porta alla Tachima da Flix - quindi decido di seguire questo itinerario fino al Calderas, anzichè passando dal rifugio.
Percorro la cresta verso ovest sci ai piedi fino al colletto che permette di scendere sulla vedretta a nord della cima. Così scendo sul pendio a ovest del Traunter Ovas (polvere).
Arrivato sul fondo valle ad una quota più o meno di 2700m, trovo una traccia che sale verso la fuorcla da Flix (secondo colpo di fortuna). Raggiunto il colle, evito (per non strafare) l'invitante traccia del PIz d'Agnel e seguo la cresta che porta alla Tschima da Flix.
Qui nelle ore centrali la neve è abbastanza morbida da permettere di salire senza rampanti, ma ho anche visto tracce di chi se l'è fatta a piedi.
Arrivo sulla cima un pò pelata (3301m) - da qui bisogna scendere 250/300m fino al plateau del Vadret Calderas, mentre una comitiva di una quindicina di persone sta tracciando verso la vetta del Calderas (terza botta di fortuna) - li seguo su traccia ripida e arrivo in cima pure io mentre loro scendono - alle 15 - da solo. Panorama immenso dalla cima più alta della zona - alcune nebbie innocue.

E' ora di scendere velocemente visto che sono solo a 2/3 del percorso. Crosta sotto la cima - polvere lungo la vedretta e anche fino alla chamanna Jenatsch.

Da qui mi manca l'ultima fatica, mentre il rifugio si riempie di gente proveniente un pò dappertutto. Dal rifugio bisogna scendere una 50ina di metri e risalirne altri 400 fino alla fuorcla d'Agnel - per fortuna ben tracciati. Arrivo alle 17 passate al passo, ormai (io) prossimo al tracollo psico/fisico.
Da qui scendo sul lato opposto, e riesco con un bel taglione e tenendo sempre la destra, ad evitare di spingere nella parte piatta della valle. Arrivo al parcheggio alle 18 dopo 10 ore. Ancora un pò e non sarei riuscito a capire le pendenze per la poca luce.


Giornata serena. Freddo alla partenza, ma nelle ore centrali il sole incomincia a farsi sentire.
Buona parte dei pendii a sud incominciano a subire l'azione del sole. Polverina al mattino - morbida di giorno - crosta la sera.
Nelle zone a nord e in ombra, bella polvere su fondo duro.
Ancora molti sassi nascosti sotto la neve. La quantità di neve in questa zona è mediamente inferiore al resto delle alpi.

Gita lunghissima e con gran dislivello. Purtroppo ho dimenticato di far partire la traccia gps. Il dislivello complessivo dovrebbe essere tra i 2200 e i 2300 m. La lunghezza intorno ai 25 km.
Ho avuto la fortuna di aver sempre trovato il percorso già tracciato.

Tempistiche a grandi linee:

08.15 partenza
11.00 Surgonda
13.30 Tschima da Flix
15.00 PIz Calderas
16.00 Chamanna Jenatsch
17.15 Fuorcla d'Agnel
16.00 parcheggio
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