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   Anellone dei Combin e proposta , 23/05/2017
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Gita  Anellone dei Combin e proposta
Regione  Svizzera
Partenza  Bourg Saint Pierre  (1760 m)
Quota arrivo  4314 m
Dislivello  3300 m
Difficoltà  OSA
Esposizione in salita  Sud-Ovest
Esposizione in discesa  Sud-Ovest
Itinerari collegati  nessuno
Neve prevalente  Variabile
Altra neve  Variabile
Rischio valanghe  2 - Moderato
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Eccezionale
Commento Invito agli onicer che amano avventure insensate, a completare l’opera.
Progetto agognato per anni, chiuso solo in parte, assieme ai grandi Loic e Fabri. Magari (sicuro) qualcuno l’ha già fatto, in questo caso consideratela un ‘rilancio’. Il concetto è: fare tutti i Combin in un giorno: sono 6 (... son 7 ma uno è proprio discutibile…). Se anche non andasse, si passano giorni indimenticabili e comunque le vie di fuga sono numerose.
L’anno scorso, ipotesi ‘dei grandi ghiacciai’: dalla diga di Mauvoisin, percorrere il Glacier del Durand e raggiungere il Musso: da lì, salendo la Isler, entrare nel bacino di Corbassière e raggiungere 5 Combin, scendendo dalla Nord del Petit Combin (come poi tornare all’auto, era argomento un po’ lasciato alla Provvidenza,,,,). Esecuzione: ci fermarono alla dogana, trovammo la strada sbarrata 4 km e 300 mt di dislivello sotto la Diga, la Diga stessa era chiusa e bisognava scavalcare,,, e infine trovammo pure le gallerie del lago sbarrate da porte di ferro MA con spioncini da 1x1mt ad altezza vita,,, eppure al Musso ci arrivammo ... ma alle 23.15,,,, sommario: 28 km di marcia e 2500 metri di dislivello, francamente troppo per poi doversi alzare alle 4 e fare l’impresa, ma fu talmente bello, isolato, grandioso, che meditammo subito una revanche,,,

E siamo a quest'anno: partenza stavolta da Bourg Saint Pierre, dormita al Musso, poi il resto è come il piano precedente, solo che invece di scendere dalla Nord del Petit Combin si rientra sul Colle di Panossière e si chiude con il Combin de Boveire, sesto Combin, scendendo per l’omonimo Glacier (anche qui, il rientro alla macchina è lasciato un po’ alla Provvidenza, ma un po’ meno dell’anno scorso,,,)

E stavolta è andato tutto per il verso giusto: salita rapida alla Cabane de Valsorey, per evitare il caldo. Qui sostiamo, non è custodita ma dotata di tutto, ci restiamo fino alle 17,45, perché dobbiamo evitare rischi salendo al Musso (dove comunque spenderemo 250 mt di ripido, faticoso e sfondoso portage). Il bivacco, alle 20,15, di fronte a noi un tramonto che non dimenticheremo facilmente, che dire, resta uno dei posti più belli delle Alpi,,, Sveglia alle 3,45, partenza un’ora dopo per la Isler; in cima al Combin de Valsorey alle 7,40 (neve perfetta sotto, ravanage sopra), cima del Grafenaire un’ora dopo circa. Non mancano gli intoppi delle avventure doc, un piede in crepo annunciato, una pelle dello sci che non attacca più, Loic si sbaglia e punta al Gardien, facciamo su e giù per correggere la rotta ma ci rimettiamo in pista e raggiungiamo il Mur de la Coté, che traversiamo su esile strato di neve, stringendo le palle con forza (l’Aiguille du Croissant sembrava di cristallo,,,). Alla Tsessette restiamo di sasso di fronte alla traccia incredibile che il giorno prima hanno lasciato degli sciatori folli sulla Est. Discesa per il Corridor, un posto in cui non vien voglia di tornare, 200 mt di derapage su pendio di ghiaccio disseminato di detriti e blocchi giganti; poi sosta isolata nel bel mezzo di un mare di neve candida, non un’anima in prossimità, sotto la Sud del Boveire. Sono le 11,00 circa, siamo perfettamente nei tempi, anzi, in anticipo di mezz’ora. Dislivelli oramai residuali....

Ma c’è un piccolissimo, banalissimo (ma cazzutissimo) problema: siamo esausti. Il sogno della vista del Grand Combin dalla cima della Corbassière non basta, la convinzione di aver già superato tutti i rischi maggiori, nada: la voglia matta che assale il montanaro deficiente, nemmeno quella,,, arriviamo al Col de Panossière, son bastati gli ultimi 200 mt di dislivello a farci capire che la birra è finita. Ma la giornata ci riserva un ultimo dono, una discesa con firn regale e solitario nell’immenso bacino del Boveire. Poi con il metodo ‘snow and grass’ teniamo gli sci ai piedi fino a una quota sufficientemente bassa per non rendere apocalittica la scammellata fino alla macchina.

Ok, non penso che ci ritenteremo, è un viaggio indimenticabile, siamo felici e appagati ... ma invitiamo qualche alpinista più forte di noi a provarci: fare tutti e 6 i Combin in giornata, in anello da Bourg Saint Pierre. Davvero vale la pena, il Combin è pieno di passi e finestre comode per costruire tour superbi.
PS, nota per i precisetti: c’è un ultimo Combin, quello di Meitin, tecnicamente parlando, un baffetto di fianco all’omonimo colle, che si potrebbe aggiungere ma a condizione di salire la Valsorey per la Nord anziché per la Isler,,, giusto per completare i seven summits de noantri,,,

Foto 1: Mitica lattina rossa a guardia del Velan
Foto 2: Fabrizio fotografo al Grafenaire
Foto 3: Col de Panossière
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