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Palon de la Mare, 19/04/2016 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | funfunfunfzig |
Gita | Palon de la Mare |
Regione | Lombardia |
Partenza | Forni (2100 m) |
Quota arrivo | 3704 m |
Dislivello | 1600 m |
Difficoltà | BS |
Esposizione in salita | Sud-Ovest |
Esposizione in discesa | Sud-Ovest |
Itinerari collegati | nessuno |
Neve prevalente | Farinosa |
Altra neve | Farinosa |
Rischio valanghe | 3 - Marcato |
Condizioni | Ottime |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Cima senza croce (a meno di aver sbagliato!), la felicità stavolta arriva dalla vista, sempre più maestosa, sul fronte Nord dei Forni e sulla spianata glaciale del Vioz.
Tutto scintillante per la neve appena scesa. Per vedere il bianco vero tocca aspettare aprile inoltrato ... A Natale si saliva lo Zebrù spallando senza pudore … Siamo qui con Paolo guardinghi per il rischio 3 e a tastare il tastabile per capire dove e se salire: all’inizio si pensava tutt’altro, in tutt’altre valli, ma la lettura delle viscere degli uccelli ha detto Val Cedec possibilmente Sud o Ovest, sperabilmente non troppo caldo... Ci butta bene, a noi e a un drappello di tedeschi che stavano facendo la muffa al Branca aspettando schiarite… Neve subito dal parcheggio, qualche acquitrino iniziale ci ha prenotati per un eterno e fetentissimo zoccolo. Ghiacciaio chiuso, un po’ di vento in cima, poi coi tedeschi abbiamo spennellato tutto quel che si poteva: loro a curvoni ampi e teutonici, noi sculettando come orafi della polvere (del resto si sa, Italians do it better). Foto 1: La conca dei Forni in versione Presepe Foto 2: Il versante Nord dei Forni Foto 3: Vetta col San Matteo in quinta |
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