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Cima Prato Fiorito, per la Val d'Agola e la Val Nardis, con discesa in Val di Sacco, 10/04/2016 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Fedora |
Gita | Cima Prato Fiorito, per la Val d'Agola e la Val Nardis, con discesa in Val di Sacco |
Regione | Trentino Alto Adige |
Partenza | S. Antonio di Mavignola (1150 m) |
Quota arrivo | 2900 m |
Dislivello | 1800 m |
Difficoltà | OS |
Esposizione in salita | Nord-Ovest |
Esposizione in discesa | Nord-Ovest |
Itinerari collegati | Cima Prato Fiorito (2900m), per la Val d'Agola e la Val Nardis, con discesa in Val di Sacco |
Neve prevalente | Farina pesante |
Altra neve | Variabile |
Rischio valanghe | 2 - Moderato |
Condizioni | Discrete |
Valutazione itinerario | Eccezionale |
Commento | Condizioni tra il "discreto" e il "buono". Ma giudizio finale dovuto soprattutto all’innevamento davvero scarso per il periodo. Spallaggio di soli 30 minuti (fino a q. 1300 m), ma diverse chiazze senza neve nella prima parte di strada; inoltre i pendii (ghiaioni) sopra il Pian Nardis che permettono di superare la fascia rocciosa sono completamente senza neve (noi abbiamo seguito l’ultima parte del sentiero estivo con sci nello zaino). E con la notte non completamente serena (probabilmente solo qui!) la neve non ha rigelato bene. Con questi pendii, lisci come un biliardo, e con 10-15 cm di fresca presenti nella parte alta, avremmo fatto una sciata spettacolare al pari della bellezza di questo posto.
Ma cmq che gita… altro che “Prato Fiorito”. Lunghissima (circa 5h per la vetta), impegnativa, e con alcuni tratti molto ripidi, in un ambiente di prim’ordine. E da soli. Durante la salita la neve è crosta semi-portante, che diventa più farinosa negli ultimi 200-300m di salita (da battere negli ultimi 400 m di salita). Ma sole e caldo hanno completamente sciolto la crosta, permettendoci una bella discesa nei primi 300 m, poi via via più umida e pesante (soprattutto nella Val di Sacco), ma cmq mai sfondosa e soprattutto niente crosta. Con un po' di grinta e di mestiere le belle curve si facevano eccome! Eravamo indecisi se scendere per questa variante o per la via di salita, ma la totale assenza di neve sui ghiaioni sopra il Pian Nardis ci hanno fatto optare per questa opzione. E siamo fortunati, perché gli unici due skialp presenti (saliti alla Cima XII Apostoli), si apprestano a scendere di lì. Così ripelliamo 50 m e saliamo al passo Dodici Apostoli e, grazie alle loro tracce, arriviamo senza difficoltà al Pian Nardis (splendido questo vallone di discesa), con un ultimissimo tratto boscoso di ravanage orobico DOC! Da qui a ritroso per l’it. di salita. La strada ha pochissima pendenza e la neve un po’ lenta ci obbliga a racchettare moltissimo. Ultimi 20 min. a piedi. Pur non avendo fatto la sciata del secolo, quella di oggi è sicuramente una gita che ci ha regalato una grandissima soddisfazione, lontano dai soliti itinerari. Partecipanti: Fedora, Lidia, Riki e Roby (Misteradamello). FOTO 1: Verso il ripido canalino finale che precede la vetta. Sullo sfondo, verso sx, il rif. Dodici Apostoli. FOTO 2: L’ultima parte del percorso, lungo la Vedretta Prato Fiorito. Qui ripelliamo e saliamo al Passo Dodici Apostoli. FOTO 3: Lo splendido vallone della variante di discesa verso la Val di Sacco e la Spia di Nardis. |
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