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   Piz Albris (tentativo)+Muot da la Pischa, 02/04/2016
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Onicer  Fedora      
Gita  Piz Albris (tentativo)+Muot da la Pischa
Regione  Svizzera
Partenza  Pontresina  (1800 m)
Quota arrivo  3026 m
Dislivello  1280 m
Difficoltà  OS
Esposizione in salita  Nord-Ovest
Esposizione in discesa  Ovest
Itinerari collegati  Piz Albris (3165m), dalla Val Languard
Neve prevalente  Trasformata
Altra neve  Marcia
Rischio valanghe  3 - Marcato
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Buono
Commento Partiti per fare una gita sui versanti sud, la scarsità di neve ci fa ripiegare sul Piz Albris in Val Languard. Le previsioni svizzere avevano annunciato notte serena e giornata soleggiata, ma così non è stato, anche se cmq un buon rigelo c’è stato (1° grado alla partenza) e un sole più o meno pallido ci ha accompagnato per buona parte della giornata. Risaliamo la pista (chiusa) su neve dura e gelata e poi ci immettiamo nella lunga Val Languard. Sopra il Lej Languard, cominciano i pendii ripidi. I 10-20 cm di neve caduti (credo) mercoledì e il successivo forte vento hanno creato accumuli di neve molto importanti, che non avevamo preventivato. Proviamo a salire, ma il pericolo ci sembra troppo forte. I pendii superiori sono ancora molto sostenuti, e pensando anche alla discesa decidiamo di girare i tacchi e ridiscendere i 60-70 m saliti. Infatti non è salito nessuno dei due gruppi incontrati sul percorso oggi. Togliendo gli sci si sfondava fin quasi alla vita... Così puntiamo alla Fuorcla Pischa e da qui risaliamo a sx (dir. nord-est) una prima quota e raggiungiamo poi la seconda quotata m 3026, lungo la Crasta Languard (cresta che dalla Fuorcla arriva fino al Piz Languard). Scelta azzeccatissima: scendiamo i bellissimi e ripidi pendii sotto la vetta su ottima neve portante con giusto remollo. Poi un altro canale e dopo un traverso verso dx per rimanere alti, ci tuffiamo in un altro bel pendio che ci riporta nel vallone percorso in salita. Sembrava pianeggiante in salita, ma invece scivoliamo via bene e senza racchettare su neve veloce, in due o tre punti tendente a sfondare ma solo sul piano. A un ponticello, scalettiamo un pochino verso il sentiero che ci riporta all’arrivo della seggiovia e da qui scendiamo per la pista (o simile...). Primi 100 m ancora su bella neve portante; poi 200 m di calvario in neve marcia e sfondosa e per finire ultimissimo tratto battuto dal gatto, quindi perfetto fino alla macchina. Alla fine abbiamo salvato la giornata, decisamente convinti della decisione di non proseguire per l’Albris. Partecipanti: Fedora, Ivan e Lidia.
FOTO 1: Dalla prima quota lungo la Crasta Languard, proseguiamo per la seconda (in giallo la salita, in rosso la discesa).
FOTO 2: Scendendo dal bellissimo pendio sotto la q. 3026, su neve perfetta.
FOTO 3: In uno dei canalini scesi che ci riportano poi nel vallone. In rosso l’it. di salita al Piz Albris e, cerchiato, il punto dove ci siamo fermati, a q. 2900 m.
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