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Cime di Rogneda (Corna Nera), dalla Val Rogneda, 19/03/2016 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Fedora |
Gita | Cime di Rogneda (Corna Nera), dalla Val Rogneda |
Regione | Lombardia |
Partenza | Boirolo (Sondrio) (1500 m) |
Quota arrivo | 2926 m |
Dislivello | 1430 m |
Difficoltà | BSA |
Esposizione in salita | Sud |
Esposizione in discesa | Sud |
Itinerari collegati | Cime di Rogneda (2926m), dalla Val Rogneda |
Neve prevalente | Trasformata |
Altra neve | Marcia |
Rischio valanghe | 2 - Moderato |
Condizioni | Ottime |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Oggi cerchiamo una bella sciata in neve primaverile, ma soprattutto (come sempre) una cima nuova. Salta fuori questa splendida zona nuova per tutti, da me frequentata solo d’estate, che sembra perfetta per le condizioni di oggi. L’innevamento è scarso a bassa quota, quindi arriviamo in auto fino al termine della strada transitabile, cioè fino a Boirolo (m 1500). 10 minuti di spallaggio e poi comincia la neve, anche se con 3 o 4 brevissimi tratti puliti. Dopo circa 30’ finisce la noiosa strada nel bosco e si aprono ampi spazi e pendii soleggiati da sogno. Poco dopo si vede già il nostro bel canalone che porta alla sella tra le due Cime di Rogneda. Gli ultimi 300 m sono abbastanza ripidi, ma solo negli ultimissimi 30 metri togliamo gli sci per raggiungere la sella a dx del grosso masso. Calzati i ramponi, partiamo per la vetta. Sembra vicina, ma è tutta da battere e si affonda spesso fin sopra il ginocchio. A tratti la neve è farinosa, a tratti invece (per fortuna), più crostosa e portante. Impiegheremo 25 minuti per arrivare in cima, ma la soddisfazione è tanta e la fatica fatta è ampiamente ripagata. Siamo completamente soli... tutto per noi! Torniamo alla sella e preventiviamo una discesa non eccezionale, vista l’ora ormai tarda e il gran caldo. E invece la neve tiene benissimo, smollata al punto giusto tranne qualche brevissimo tratto dove è smollata un po’ troppo, ma quasi 1000 m di neve primaverile/marcetta ci regalano davvero una bella sciata e l’ambiente è strepitoso. La parte meno bella della discesa è proprio la stradina finale, quasi tutta a spazzaneve perché non pistata. E come potrebbe esserlo: su tutti questi pendii abbiamo visto solo un paio di vecchie tracce da discesa... e una locals al mattino, partita prima di noi. Giornata fantastica. Partecipanti: Fedora, Lidia e Riki.
FOTO 1: Finita la stradina nel bosco, tutto cambia... Si vede già la nostra meta. FOTO 2: Dalla sella, il nostro “ricamo” lungo la cresta. Già questo vale quasi la gita... FOTO 3: E vai di neve primaverile! |
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