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   BECCA DI LUSENEY, 30/01/2016
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Onicer  ste sputafuoco      
Gita  BECCA DI LUSENEY
Regione  Valle d'Aosta
Partenza  Bionaz  (1700 m)
Quota arrivo  3502 m
Dislivello  2100 m
Difficoltà  OSA
Esposizione in salita  Nord-Ovest
Esposizione in discesa  Nord-Ovest
Itinerari collegati  nessuno
Neve prevalente  Ventata
Altra neve  Variabile
Rischio valanghe  2 - Moderato
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Eccezionale
Commento Aosta - Valpelline - Bionaz - frazione La Ferrere.

Parcheggiamo sul bivio per l'Alpe Rebelle dove la strada è sbarrata a quota 1700 abbondante. Si percorre la strada (per un po' in salita e poi in leggera discesa) per 1,5 km fino al bivio che scende fino alla frazione la Ferrere (baite di Pouillayes 1616m)(0,5 km). Comunque non conviene spellare. Prendere il ponte dopo la chiesetta e seguire fedelmente il sentiero che sale nel bosco su terreno impervio fino ad un cancellino in legno. Il suddetto sentiero è ripidissimo e molto esposto sicuramente da non sottovalutare. Con il buon rigelo della notte, ha messo a dura prova le nostre lamine.

Noi siamo saliti tenendo la dorsale boschiva di SX fichè il bosco spiana. A questo punto bisogna perdere nuovamente un po' di quota per scendere nella valletta successiva. Attraversarla in direzione est ed entrare ancora nel bosco superandolo in direzione ovest e ripiegando poi a sinistra su ottimo terreno raggiungendo le baite diroccate di Pra de Dieu (2300m). Dietro le baite salire fino al pianoro sovrastante ed entrare in un canale (Toboga con neve compressa spettacolare) che si segue interamente fino ad un ampio ripiano (2500m circa) Bivacco Chentre Bionaz.

Superare uno dei canali lunghi 300m circa e ripidi fino a 40° (noi abbiamo preso quello di DX più largo con neve compressa strepitosa)

Da qui fino al del Colle di Luseney (3162m) per ampi e semplici pendii. Piegare quindi a destra e puntare alla ripidissima pala nord fin dove possibile con gli sci. Noi li abbiamo levati già sul conoide prima del canale per evitare di salire su evidenti lastroni da vento.

Saliti per 300m circa (ultimo tratto circa 50°) su neve compatta e portante abbiamo depositato gli sci sotto l'ultimo tratto di roccette (40m) per poi raggiungere la vetta dove un'aquila ci attendeva incredula della fatica che noi amanti di montagna facciamo, per godere di simili panorami!!!

DISCESA dall'itinerario di salita.
MATERIALE picca e ramponi. Il ghiacciaio ormai non si calpesta più quindi abbiamo lasciato imbrago e corda.

Da affrontare con neve sicura è un itinerario per intenditori.
Sempre su pendenze sostenute o molto sostenute, presenta un tratto di misto carino e l'ambiente è fantastico!

Noi che non siamo dei velocisti siamo partiti alle 6 per essere in vetta circa alle 12.
Per chi volesse spezzare la gita in 2gg il bivacco è bellissimo e tiene circa 12 persone (mi sembra di avere visto poche coperte).

Fantastica giornata tutta per me, Andrea e Francio!!!
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