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| Breithorn occidentale, 02/05/2015 | Tweet |
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| Onicer | Pierpaolo
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| Gita | Breithorn occidentale |
| Regione | Valle d'Aosta |
| Partenza | Plateau Rosa (AO) (3470 m) |
| Quota arrivo | 4165 m |
| Dislivello | 700 m |
| Difficoltà | BSA |
| Esposizione in salita | Sud-Ovest |
| Esposizione in discesa | Sud-Ovest |
| Itinerari collegati | nessuno |
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| Neve prevalente | Trasformata |
| Altra neve | Trasformata |
| Rischio valanghe | 3 - Marcato |
| Condizioni | Buone |
| Valutazione itinerario | Ottimo |
| Commento | E finalmente il giorno del Trofeo Mezzalama arrivò. E con lui, la possibilità di assistere a una bella gara di scialpinismo e di salire sul nostro primo quattromila. Che non poteva non essere il propedeutico Breithorn, forse la porta con cui accedere in modo meno impegnativo al mondo dei giganti alpini.
In un contesto meteorologico fatto di condizioni decisamente avverse, provvidenziale è la finestra di buon tempo prevista dalla mattinata di sabato fino al primo pomeriggio. Arriva come una manna dal cielo, in tutti i sensi, permettendo lo svolgimento della competizione e di conseguenza dando anche a tutti noi escursionisti la gioia di salire su parte del tracciato di gara. Alle 7.30, quando la competizione è nel frattempo già partita, lunga è la coda alla partenza degli impianti di Cervinia, per l'occasione gratuiti. Attendiamo pazientemente il nostro turno e via su, fino al Plateau Rosa, dove siamo subito investiti da raffiche di vento. Come tutti quanti ci incamminiamo seguendo il fiume di scialpinisti, diretti al Piccolo Cervino. Poco prima di raggiungerlo, sterziamo a destra puntando il Colle del Breithorn. Ci arriviamo proprio in concomitanza al passaggio del terzetto di testa del Mezzalama, che vanno giù a cannone ovviamente. Sostiamo poco, il tempo di vedere altre due cordate, riprendendo la marcia verso la ben visibile mole del Breithorn. Si guadagna ben poca quota in questo tratto, ma giunti al cospetto del pendio terminale la pendenza si accentua decisamente e con ripetuti zig zag ci alziamo abbastanza rapidamente. Traversiamo a sinistra passando sopra alcuni piccoli crepacci e ci portiamo a pochi metri dalla vetta. Ci attendono a questo punto le ultime svolte, che affrontiamo con una certa fatica perché la quota si fa sentire. Arriviamo dunque anche noi sulla affollatissima vetta, da cui sperimentiamo la sensazione di essere veramente molto in alto. Osserviamo il Cervino da una inedita posizione sopraelevata e gran parte delle altre montagne che dal fondovalle sembrano imponenti da quassù assumono tutta un'altra sensazione. Foto di vetta ed è già tempo di preparativi per la discesa. La qualità della neve è buona, ma i centinaia di passaggi l'hanno ormai per gran parte tritata, cosicché bisogna accontentarsi a livello di sciata. Poco male comunque, predomina ad ogni modo un senso di gioia e contentezza. Tornati al Colle del Breithorn assistiamo al passaggio di altri atleti per breve tempo e puntiamo poi dritti al Plateau Rosa. Un po' inaspettatamente accuso i sintomi della quota, ma perdendo poi metri lungo la pista Ventina le cose vanno meglio. Giunti in zona Plain Mason abdichiamo la pista a favore della discesa in ovovia perché le condizioni della neve vanno velocemente peggiorando scendendo di quota, rendendo la sciata poco remunerativa. Chiudiamo così il nostro primo emozionante quattromila, nel momento in cui nubi e nebbie avvolgono nuovamente tutte le cime della zona, chiudendo la provvidenziale finestra di bel tempo che ci ha permesso tutto ciò. Foto 1: poco sotto i pendii del Breithorn, con sullo sfondo il Castore Foto 2: a pochi passi dalla vetta Foto 3: in cima |
| Report visto | 2184 volte |
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| Immagini |    |
| Fotoreport | |
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