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   Corn da Camp, dalla Val Mera, con discesa dallo Scispadus, 12/04/2015
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Onicer  Fedora      
Gita  Corn da Camp, dalla Val Mera, con discesa dallo Scispadus
Regione  Svizzera
Partenza  Sfazù (Val Poschiavo)  (1622 m)
Quota arrivo  3232 m
Dislivello  1610 m
Difficoltà  BSA
Esposizione in salita  Nord-Est
Esposizione in discesa  Sud-Est
Itinerari collegati  Corn da Camp (3232m), dalla Val Mera, con discesa dallo Scispadus
Neve prevalente  Marcia
Altra neve  Trasformata
Rischio valanghe  2 - Moderato
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Splendido itinerario completo, con un buon dislivello, un lungo sviluppo, una parte finale alpinistica anche se non difficile, e soprattutto una discesa dal fantastico vallone dello Scispadus. La neve ormai obbliga a uno spallaggio piuttosto lungo (quasi fino al rif. Saoseo, circa 45 min.) e il caldo di ieri non ha di certo favorito la discesa (esp. Est) dallo Scispadus; ma ci tenevamo comunque molto a questa montagna e così abbiamo optato per questa scelta. Neve ben rigelata lungo la Val Mera; al pianoro a ca. 2450 m, anziché percorrere il lungo giro a semicerchio verso il passo di Val Mera, seguiamo due scialpinisti che ci precedono e risaliamo un canale via via più ripido e stretto (appena a dx del sentiero estivo, con una pendenza finale dai 35 ai 40° e neve durissima) che ci porta direttamente nella conca sotto il versante N del Corn da Camp, evitando così anche la discesina che invece si è obbligati a fare passando dal Passo di Val Mera. Saliamo poi sci ai piedi fino al deposito sci (circa 70-80 m sotto la vetta), mentre altri skialp lasciano gli sci addirittura al colletto alla base della cresta NE del Corn da Camp. Su ottima traccia, con piccozza e ramponi arriviamo in vetta senza difficoltà... panorama spaziale! In discesa, traversiamo a dx fino all’ingresso del vallone dello Scispadus, splendido visto dall’alto. Molto ripidi i primi 10-15 m, ma non essendoci neve dura non sembra neppure tanto ripido. La neve è già piuttosto cotta dal sole, ma solo in certi tratti un po’ sfondosa. Per il resto del vallone pur essendo marciotta si lasciava sciare benissimo. Più sotto si sfondava ancora un po’ in alcuni punti; poi ravanage finale nel bosco poco prima della stradina che riporta al rif. Saoseo. Breve sosta e poi giù dalla strada; dopo due o tre togli-metti, togliamo definitivamente gli sci e proseguiamo a piedi fino in fondo. Meteo splendido e assenza di vento. Partecipanti: Fedora e Riki.
FOTO 1: Sul Vadret da Camp. In alto a dx la vetta.
FOTO 2: Parte della traccia di salita verso la cima. Di fronte svetta il Pizzo Paradisino.
FOTO 3: In discesa dallo Scispadus.
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