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   Gran Zebrù, 15/03/2014
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Onicer  STAMBECCO92      
Gita  Gran Zebrù
Regione  Lombardia
Partenza  Parcheggio dei Forni  (2150 m)
Quota arrivo  3859 m
Dislivello  1720 m
Difficoltà  OSA+
Esposizione in salita  Sud-Est
Esposizione in discesa  Sud-Est
Itinerari collegati  nessuno
Neve prevalente  Trasformata
Altra neve  Trasformata
Rischio valanghe  2 - Moderato
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Eccezionale
Commento Che dire…un piccolo sogno si è realizzato! Fin da bambino frequento queste zone e il Gran Zebrù, con le sua forma piramidale, la sua mole e la sua altezza mi ha sempre affascinato. Non potevo più rimandare, dovevo tentarlo. L’emozione di essere arrivato quassù è infinita, sul tetto dell’Alta Valtellina, su una delle montagne più belle dell’arco alpino, conosciuta anche come il “K2 delle Alpi”, sicuramente è una delle mete alpinistiche e sciistiche più ambite della Lombardia.
Partenza alle 6.15 da casa mia in Valfurva, in 15 minuti sono già ai Forni. Sci ai piedi da subito e passando per il ponte della girella arrivo al Rifugio Pizzini in un’ora precisa. Tutti dormono ancora, passo via diretto e via verso il “RE” della zona, è lì che mi guarda e io lo punto con decisione. A quota 3000 si mettono gli sci sul ghiacciaio del Gran Zebrù, una leggera curva a destra e in un’altra ora sono alla base del ripido canale, conosciuto come “collo di bottiglia”, a quota 3200 metri. Neve marmorea, salgo un pezzo fin poco prima della strozzatura con gli sci, ma poi mi arrendo, sci in spalla e ramponi ai piedi. Il canale si fa sempre più ripido (max 50°), questo è il punto più “pericoloso” dell’ascesa, stare molto attenti alle scariche di sassi, alcuni sono scesi anche oggi. Arrivati al passo della Bottiglia, a quota 3450, si apre davanti a me la “pala” del Gran Zebrù, alcuni scialpinisti tedeschi salgono da Solda, anche loro con ramponi. Tiro fuori la piccozza e senza grosse difficoltà la risalgo (max 45°) fino alla base del ultimo canalino (max 50°) che porta sulla cresta, che inizia a quota 3800 metri. Cresta Est percorsa letteralmente a 4 zampe, un forte vento da NO mi sbilanciava continuamente, gli sci nella zaino facevano da vela, e i miei 52 kg fanno in fretta a volare via. Me la aspettavo più larga, il vento l’ha resa stretta e affilata. Dopo 4 ore e 10 dai Forni sono in vetta e…finalmente ho l’onore di toccare la croce più alta dell’alta valle. Fortunatamente in quel punto si è leggermente riparati dal vento, così mi sono concesso qualche minuto ad ammirare il panorama. Impressionante la parete nord! Il cielo è abbastanza sereno o leggermente velato ad alta quota, visibilità ottima. Appena sotto la cresta calzo gli sci, alcuni li calzavano più sotto, altri scendevano a piedi ancora un bel pezzo. Neve niente male direi, ghiacciata ma non troppo la pala, con moolta attenzione e tecnica si scendeva senza grossi problemi, curve calibrate al metro, qui è vietato sbagliare. Il collo di bottiglia invece è una stata quasi una tragedia. Neve dura come un sasso e sassi affioranti! Si riesce ad entrare con gli ai piedi, anche se con i miei da 157 cm ci passavo al pelo. Nel canale la neve è scarsa, sarà il vento che l’ha portata via, ma non si riesce a fare una curva, se non negli ultimi metri prima che si allarghi. Discesa in derapata al limite della tenuta, servono lamine super! Dopo invece le cose cambiano, dopo 100 metri ancora abbastanza duri, bella discesa fino ai Forni su neve trasformata con buon firn. Meritata birretta al Pizzini per festeggiare e via a casa.
Insomma…giornata super e Il “RE” è in buone condizioni a mio dire, per condizioni ottime bisognerà aspettare il sole di Aprile, che scaldi la neve al punto giusto da permettere una sciata più fluida, almeno in alto, sperando in altre nevicate che aumentino il manto nevoso nel collo di bottiglia, oggi era forse un po’ troppo stretto per gli sci. Ascensione in solitaria. Circa 13 scialpinisti sul percorso, tutti da Solda tranne me e altri 3 tedeschi.
Foto 1: ascesa alla pala del gran zebrù.
Foto 2: in vetta
Foto 3: Il punto dove ho messo gli sci, poco sotto la cresta.
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