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DRITTE VENETIASPITZE (TERZA CIMA VENEZIA), 26/04/2013 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | pony express |
Gita | DRITTE VENETIASPITZE (TERZA CIMA VENEZIA) |
Regione | Trentino Alto Adige |
Partenza | Paradiso del Cevedale (Park) (2070 m) |
Quota arrivo | 3356 m |
Dislivello | 1300 m |
Difficoltà | BSA |
Esposizione in salita | Nord |
Esposizione in discesa | Nord |
Itinerari collegati | Cima Venezia (Terza Cima) (3356m), traversata dalla Cima Marmotta |
Neve prevalente | Marcia |
Altra neve | Marcia |
Rischio valanghe | 3 - Marcato |
Condizioni | Buone |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Bellissimo itinerario con pendenze sostenute, quindi molto redditizie, nella parte centrale della gita. Molto bello l’ambiente sula vedretta e panorama eccezionale dalla vetta. Da fare solo con condizioni sicure, nel nostro caso abbiamo potuto fare la gita in condizioni di sicurezza grazie al fatto che nel pomeriggio del giorno precedente ha scaricato tutto cio che doveva scaricare.
METEO: Nuvoloso durante la salita, sereno durante la discesa. TEMPERATURA: Sopra lo zero alla partenza. Buona una volta usciti dal bosco. Scarso rigelo notturno. NEVE: Primaverile portante sulla vedretta. Marcia da circa q. 2.800 in giù. CONCLUSIONI: Gran bella gita. Ce la siamo anche goduta maggiormente perché, al contrario delle aspettative alla partenza, il meteo è sensibilmente migliorato strada facendo. UNA DI QUELLE GITE CHE RIFAREI VOLENTIERI. VOTO GITA DI OGGI: 8 SALITA: Dal parcheggio si attraversa il ponte alto portandosi verso la destra orografica della valle e si oltrepassa sulla destra l’ex Albergo Paradiso, grossa costruzione rosso amaranto. Si seguono dapprima le indicazioni per il Vorderer Rotspitz [segnavia 37] seguendo il sentiero estivo che risale per un bosco non tanto ripido. Giunti ad uno slargo in campo aperto di fronte a noi sull’altro lato della valle si trova al di sopra di un dosso il Rifugio Corsi. Dopo circa 40 minuti arriviamo al bivio tra il sentiero 37 e il 31, procediamo per il segnavia 31 verso est in direzione cima Rossa. Il bosco si fa via via più rado e il terreno si inerpica mentre sempre verso est/sud-est ci avviciniamo alle rocce, dopo un’ora e un quarto siamo alla base del canalone che costeggia il roccioso fianco ovest di Cima Rossa. Risalito questo primo canalone arriviamo su di una sella che precede una marcata depressione che ci consente di tirare il fiato davanti al secondo ripidissimo canalone (ore 1,30 dalla partenza). Per fortuna la pendenza è mitigata almeno nella prima parte dall’ampiezza del vallone, man mano che si sale, però, la pendenza aumenta e il percorso si fa più stretto. In certe condizioni di neve ghiacciata l’ultimo tratto viene da taluni percorso con sci in spalla e ramponi. Dopo circa un’ora siamo in cima al canalone e tra le rocce si presenta uno spettacole bellissimo: bianchissime si slanciano all’orizzonte le tre Cime Venezia. Con pendenza moderata, girando a sinistra ci immettiamo in direzione est in un vallone tra le rocce chiuso da una larga parete rocciosa. Ben presto si gira a destra, sud ovest e si inizia a risalire dapprima in forte pendenza la Vedretta Serena o Schranferner. Qui ci si mantiene sulla sinistra e si prosegue in direzione sud-ovest stando attenti a non spostarsi troppo a destra in quanto possono esserci dei crepacci nascosti. La TERZA CIMA VENEZIA è ben visibile all’orizzonte. Raggiunta la base est della cresta, si tolgono gli sci e si procede verso destra per affrontare l’ultimo breve tratto del percorso. |
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