Descrizione |
Da Sfazù seguire la carrozzabile che in circa 1h e 15 min. porta al rif. Saoseo (è anche possibile percorrere il sentiero che si stacca sulla dx dopo circa 10’ dalla partenza, anche se è un po’ più lungo). Dal rifugio seguire le indicazioni per il passo di Val Mera e, superata la località Camp, proseguire verso NO su sentiero sempre ben segnalato. A circa 2400 m. abbandonare il sentiero principale e prendere un sentiero sulla dx segnato da numerosi ometti che sale in un vallone sassoso, fino ad arrivare ad una piana. Qui ci si trova ad un bivio: a sx il sentiero porta al passo di Val Mera, meno ripido ma più lungo (circa mezz’ora in più). Dal passo piegare a dx (est) e arrivare nei pressi della quota 2863, quasi ai piedi della vedretta di Campo. Il sentiero di dx (più consigliabile), invece, sale più ripido e diretto costeggiando il torrente e sbucando poco prima della q. 2863, incrociandosi con quello proveniente dal passo di Val Mera. Proseguire nella piana morenica seguendo il corso del fiume, fino a mettere piede sul ghiacciaio. Evitare di risalire subito il ghiacciaio per evitare i pochi crepacci presenti, ma aggirarlo salendo sulla sx e risalirlo puntando dritto a La Pala (3169 m). Intorno a q. 3000 tagliare a sx (qualche ometto) in una valletta e, tenendo sempre la sx, seguire la dorsale che scende dalla cresta che collega il P. Paradisino con La Pala, fino ad arrivare allo stupendo laghetto Paradisino. Proseguire sempre lungo la dorsale fino a sbucare, con un breve tratto di arrampicata (II-), sulla cresta. Rimanendo sempre sul suo filo (esposto) arrivare ai piedi della cresta O del P. Paradisino. Tenendosi ora principalmente sul suo versante S, superare le facili roccette che portano in vetta.
DISCESA: per lo stesso itinerario. |