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   Weisshorn, dalla cresta Est
Zona Svizzera - Vallese
Partenza Randa (Mattertal, valle di Zermatt)  (1400 m)
Quota attacco 3900 m
Quota arrivo 4506 m
Dislivello 600 m Dislivello dal rifugio: 1600m
Difficoltà AD ( pendenza 45° / III in roccia )
Esposizione in salita Est
Rifugio di appoggio Weisshornhutte
Attrezzatura consigliata Corda da 50m, qualche friend medio-piccolo, cordini, piccozza, ramponi,
Orario indicativo 1° g: 4h; 2° g: 6-8h
Periodo consigliato Luglio-Settembre
Descrizione 1° g.: Lasciata l’auto al parcheggio della stazione di Randa (circa 14 euro x 2 gg), seguire la strada che poi attraversa il torrente e seguire il sentiero con indicazioni per la Weisshornhutte. Il sentiero è molto bello e alterna tratti piuttosto ripidi ad altri più dolci, e in circa 4h porta al rifugio, rinnovato da pochi anni, piccolo ma molto bello e accogliente (presente una fontana a metà salita e al rifugio).
2° g.: Da dietro il rifugio, seguire il sentiero segnalato che costeggia il tubo dell’acqua. Dopo poi minuti (cartello) attraversare poi in piano verso sx lo Schaligletscher fino a una paretina rocciosa (cascata nei pressi). La si supera con un passaggio obliquo verso sx (attenzione se rocce umide, ometti), esposto ma abbastanza facile, presente anche un cordone che aiuta molto il punto più esposto (consigliabile dare un’occhiata il giorno prima a questo tratto, con la luce del giorno, perché al buio non è sempre facile da individuare anche se ci sono degli ometti).
Arrivati sul nevaio, lo si risale piegando poi progressivamente a dx, fino alla base di alcune placconate, da superare con attenzione se umide. Individuare un diedro-camino (III) da risalire, al termine del quale si trovano cordini per calate da 30m in doppia; poi proseguire per facili roccette lungo tutto il costone, fino al nevaio superiore, da superare quasi in piano. Poi, sempre seguendo gli ometti, si prosegue ripidamente fra tracce di sentiero, passaggi su roccia (max II), placche…, fino a raggiungere la cresta E (Frustuckplaz, 3916m).
Da qui in avanti si resta sempre sulla cresta rocciosa, cercando i passaggi migliori a dx o a sx, ma senza allontanarsi mai troppo dal filo. In poco tempo si arriva al primo gendarme, la Torre Lockmatter (spit, anelli di calata e cordino fisso nella parte alta per superare un passaggio altrimenti difficile). Si continua poi sulla cresta spesso in piano ma con diversi tratti molto aerei ed esposti, resi ancor più impegnativi in caso di neve o verglass, fino a raggiungere un secondo gendarme (anello di calata), ben proteggibile con friend. La cresta prosegue sempre con passaggi non difficili ma spesso esposti, fino ad un terzo gendarme. Si continua così fino a circa q. 4060 m, da dove iniziano gli ultimi 450m. Il primissimo tratto è lungo un’esile crestina nevosa aerea ed esposta, poi lungo la parete con tratti fino a 45° max. Tenersi sempre nei pressi della stessa, attraversando un crepaccio solitamente senza problemi nella seconda parte della salita. Gli ultimi metri sono su ripide roccette (un anello di calata e cordino nel tratto finale), e dopo pochi minuti si raggiunge la croce di vetta.
DISCESA: Per lo stesso itinerario. Calcolare poco meno del tempo impiegato in salita, in quanto ci sono tantissimi tratti da disarrampicare, 5 doppie (la prima sotto la croce di vetta, altre 3 negli altrettanti gendarmi, e una lungo le placche prima del nevaio finale, in corrispondenza del diedro di III. Tutta la discesa richiede ovviamente molta attenzione.
Valutazione itinerario Eccezionale
Commento Prima ascensione: J. Tyndall, J-J Bennen e U. Wenger agosto 1861.
Montagnone stupendo, sicuramente tra i più bei 4000 alpini, che richiede un impegno fisico notevole, sia in salita ma soprattutto nella lunga discesa, con un'attenzione costante e che richiede quasi lo stesso tempo della salita: tanti tratti da disarrampicare, saliscendi, doppie... La presenza di neve o verglass per la lunga cresta rocciosa richiede ancora più tempo e attenzione. Anche la prima parte richiede attenzione perché si arrampica al buio su roccette e placche impegnative.
FOTO 1: Il Weisshorn visto dalla Frustuckplaz, con visibile la lunghissima cresta prima del tratto finale nevoso.
FOTO 2: Uno dei tanti passaggi aerei ed esposti lungo la cresta; alle spalle il gruppo dei Mischabel, dal Dom (a sx), Taschhorn, Alphubel e Rimpfischhorn.
FOTO 3: Risalendo tutta la parte nevosa finale, e dietro parte della lunga cresta rocciosa.
Itinerario visto 17488 volte
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05/09/2021  -  Weisshorn, dalla cresta Est, di Fedora