Descrizione |
Il parcheggio della centrale idroelettrica di Malga Mare è raggiungibile per bella stradina asfaltata, aperta normalmente tutto l'anno, partendo da Cogolo, sulla strada che da Ossana in Val di Sole porta a Pejo. Poco oltre la centrale (divieto di parcheggio) si può lasciare la macchina nell'ampio parcheggio sterrato. Prendere la stradina sterrata jeeppabile che conduce in breve a Malga Mare (ristoro) e successivamente il bel sentiero 102 per il Rifugio Larcher, raggiungibile in ore 1:15. Dal rifugio abbassarsi leggermente sul sentiero 103, abbandonare a sinistra il sentiero glaciologico e prendere a salire per antiche morene verso il Passo della Forcola, dove inizia il crestone est della Zufallspitze. Il sentiero è agevole eccetto l'ultimissimo tratto sotto la forcella, piuttosto ripido e franoso. Dalla forcella si ha una bellissima vista sulla Val Martello e i ghiacciai che fasciano il versante nord della montagna. Si sale la cresta su tracce di sentiero tra i detriti, evidente e segnalata da ometti. Il percorso è, a dispetto del dislivello contenuto, pittosto lungo. In un tratto le tracce conducono verso il ghiacciaio, che se in buone condizioni di innevamento permette una più facile e lineare progressione a fronte di poche decine di metri di dislivello da perdere. In alternativa è possibile seguire con percorso malagevole tra i detriti il costolone roccioso. Si riprende poi a salire sulla costola rocciosa per poi attraversare un nevaio e portarsi sul castello sommitale della ZufallSpitze. Il percorso rimane sempre abbastanza agevole interrotto solo per brevissimi tratti da rocce più compatte (attenzione in caso di innevamento o se bagnate, risultano molto scivolose!) ma mai veramente esposto. Si giunge così alla panoramicissima cima da cui si domina a 360° (più panoramica della poco più alta vetta del Cevedale). La discesa si effettua per il percorso di salita. Con buone condizioni del ghiacciaio è possibile effettuare il giro ad anello traversando al Cevedale (crepacci) in 20 minuti e scendere poi per facile dorsale glaciale verso il Passo delle Rosole (3500 m). Quindi, senza raggiungerlo necessariamente e senza percorso obbligato lungo la Vedretta della Mare, avendo l'accortezza di mantenersi gradualmente verso la sua sinistra idrografica (nord) in quanto la lingua terminale, posta sul lato destro precipita verticalmente. Si reperisce quindi la debole traccia del sentiero glaciologico poco agevole, segnato da rari ometti che, in ultimo in decisa salita riporta al rifugio. E' anche possibile percorrere in alternativa la grande morena della Val Venezia che permette di evitare la risalita anche se il percorso risulta un tantino meno agevole. |