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   Punta San Matteo, per la parete Nord
Zona Lombardia - Ortles Cevedale
Partenza parcheggio dei Forni  (2150 m)
Quota attacco 3270 m
Quota arrivo 3678 m
Dislivello 400 m da poco sotto la terminale
Difficoltà AD ( pendenza 60° )
Esposizione in salita Nord
Rifugio di appoggio rif. dei Forni o rif. Branca
Attrezzatura consigliata normale da ghiacciaio e per ghiaccio ripido
Orario indicativo 2-3h l'avvicinamento, 1-2h sopra la terminale
Periodo consigliato tutto l'anno esclusi estate e inverno pieni
Descrizione Dal parcheggio basso dei Forni 2150 prendere la strada sterrata per la dighetta soprastante, quindi proseguire E nel fondovalle in leggera salita fino a 2400m. Si piega a destra S, per infilarsi nel valloncello-canale più evidente che costeggia le ultime pendici E del complesso di cima San Giacomo proprio di fronte al rif. Branca. A 2600 circa ancora nel valloncello inizia il ghiacciaio, e a 2900 circa il terreno spiana per diverse centinaia di metri. In direzione S si punta al San Matteo. Raggiuntolo, i primi pendìi sono attraversati da qualche crepaccio e da qualche piccolo seracco: aggirando tutto a destra o tutto a sinistra il terreno è meno tormentato e si sale fuori dal tiro della seraccata di cresta, comunque presente anche dopo il crollo del seracco pensile. Dalla terminale non si è più sotto tiro e altri 350 metri circa di uno scivolo a 55° medi portano direttamente in cima o sulla facile cresta pochi metri sotto.
La discesa per la normale comporta un largo semicerchio, dapprima NE, poi N da 3000m circa sul ghiacciaio principale dei Forni, che è un ambiente vastissimo con molti pendii larghi, uniformi e con pochi punti di riferimento soprattutto dall'alto. Ci si ricongiunge alla traccia di salita in zona Isola Persa 2750.

Valutazione itinerario Ottimo
Commento Da quando il seracco pensile non minaccia più tutta l'area sottostante, questa salita è diventata una delle Nord meno esposte a pericoli oggettivi e andrebbe rivalutata. La salita in se stessa è solo il tratto centrale dell' immersione in uno degli ambienti glaciali più suggestivi delle Alpi. Per le caratteristiche della zona gli sci sono fondamentali per avvicinamento e discesa, ed essenziali per rendere divertente e logica la giornata. Itinerario da affrontare solo con visibilità.Ricordarsi che alcune lingue del ghiacciaio si spingono tuttora nel valloncello inferiore, quindi non mollare troppo gli sci.
Foto: versante Nord e punto inizio salita, la via attualmente (maggio 2010), il fondovalle dei Forni visto dall’ imbocco del valloncello di accesso al ghiacciaio (condizioni metà maggio).

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