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   Torrione di Zocca, spigolo Parravicini integrale con variante d'attacco
Zona  Lombardia - Masino Disgrazia
Partenza  San Martino Val Masino (1000m)
Quota attacco  2450 m
Quota arrivo  3010 m
Dislivello  550 m
Difficoltà  TD- / V+ ( V+ obbl. )
Esposizione  Sud-Est
Rifugio di appoggio  rifugio Allievi
Attrezzatura consigliata  Serie di dadi e friend dal 0.3 al 3 camalot. cordini.
Orario indicativo 5 ore per la via. 30 minuti attacco. 2 ore discesa
Periodo consigliato estate
Descrizione Dal rifugio Allievi alla selletta dove inizia lo spigolo del Torrione di Zocca per ganda e un canalino sassoso. Prendere il sentiero per il rifugio Giannetti, seguirlo per alcuni minuti e poi salire la ganda.

Dalla sella sullo spigolo proseguire sul filo per 80 / 90 metri II, fino alla base dove lo spigolo si raddrizza. Sosta con spuntone e clessidra. Traversare a destra 10 metri per cengia erbosa, scendere un paio di metri entrando nel camino a destra, III. Salire alcuni metri e uscire a destra per paretina con un chiodo, IV- sostando su una selletta erbosa con clessidra. A destra per cengia erbosa ascendente, circa 35 metri, passi di II, fino alla grande cengia che taglia il primo risalto. ora la via originale va a sinistra a riprendere lo spigolo con difficoltà di IV nel primo salto e IV e V con passi di V+ nel secondo. Variante: continuare a destra per cengia erbosa fin che è possibile tornare a sinistra alla base del 2 risalto. circa 150 metri passi di II. Dalla selletta alla base del 2 risalto traversare a destra in orrizzontale 30 metri alla base di un canale erboso. Risalirlo, II, e dove finisce scendere un paio di metri e continuare per cengia ascendente erbosa facile. (si può salire il canale camino a sinistra con percorso + diretto ma un poco + difficile III+). Si arriva ad un sistema di cenge e placche che si sale fin sotto la parete finale con passi di I. Alcuni metri sopra la base della parete, a sinistra di un evidente diedro fessura, si nota una cengia erbosa ascendente a sinistra. Macchia bianca come riferimento. Raggiungerla superando uno strapiombino di un paio di metri, passo di IV, e seguirla per 60 metri fino a che si è alla base di un diedrino obliquo a destra dove si sosta. Si sale il diedrino e la placca soprastante arrivando alla sella del 3 salto dello spigolo. 20 metri IV. Dalla sella con 35 metri si raggiunge la base della parete sommitale. III sosta su 2 chiodi. non sostare sui primi chiodi che si trovano ma proprio alla base della parete.
1 40 metri V V+ superare la placca a destra 1 chiodo e traversare a destra alla base di un diedro. 1 chiodo. superare il diedro e continuando lo strpaiombo successivo, 2 chiodi V+ continuo. Sosta in nicchia sotto un tetto con 3 chiodi.
2 20 metri V superare il tettino a sinistra della sosta. continuare per la fessura, un paio di chiodi e un tricam incastrato, uscendo a sinistra. traversare alcuni metri, 1 chiodo sostando alla base di un diedro placca. sosta con 3 chiodi. (uno tutto a sinistra)
3 40 metri IV salire il diedrino e alla cengia andare a sinistra, chiodo. salire le lame sorastanti uscendo a sinistra a sostare su spuntone sullo spigolo.
4 30 metri IV V su diritti per il diedro fino a che strapiomba. uscire a destra ed entrare in un altro diedro parallelo. lo si segue fino sotto uno strapiombino. diversi chiodi. sosta su 2 chiodi di cui uno schifoso.
5 25 metri V+ V superare lo strapiombo che chiude il diedro, alcuni chiodi, e continuare in obliquo a destra, sostando dove il diedro salito si unisce al diedro che è a destra con 3 chiodi.
6 30 metri. III IV su diritti a sostare con 1 chiodo sullo spigolo. tiro difficilmente proteggibile!!!
7 30 metri IV passo V superare il diedro a destra dello spigolo obliquo destra sinistra e la fessura successiva sostando su un terrazzo alla base del salto sommitale. 1 chiodo sul tiro e uno di sosta. (possibile uscire facilmente a sinistra)
8 30 metri V+ IV salire la fessura a destra, poi una placca esposta. infine traversare a destra ad un diedro che salito porta all'anticima.
Facilmente alla cima in 20 metri.

Discesa: seguire degli ometti verso destra, NE, trovando la prima di 4 doppie da 45 metri che depositano nel canale di discesa, usato anche come attacco per chi sale solo l'ultimo salto. Nella prima doppia tenere al sinistra, faccia a monte. (se si sbaglia e si sta a destra con 60 metri esatti si raggiungono 2 chiodi normali con maillon in un grande diedro chiuso da un tettone. SCONSIGLIATO) Nell'ultima andare in obliquo a destra sempre faccia a monte. Scendere ora nel canale, ometti, per un centinaio di metri fino a trovare la prima di 2 doppie lunghe che depositano alla base delle rocce. Traversare a destra, faccia a monte, entrando nel canalone franoso che sceso riporta sulle gande vicino al rifugio. Attenzione alle possibli frane nel canalone!!!
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento  Una splendida via aperta da Dall'oro, Cazzaniga e Tizzoni nel 1937, 5 settembre e dedicata a Parravicini, morto in un tentativo precedente. La cuspide finale offre un granito da sogno con difficoltà continue su roccia ottima. La parte bassa, più discontinua e un poco erbosa non è quasi mai ripetuta e risulta poco chiodata, anche se con roccia ottima come sopra. La variante qua proposta, aperta da Moltoni ed Esposito il 23 luglio 2008, ripetuta e raddrizzata da Maspes e Bonino il giorno dopo, permette di usare i primi risalti come zoccolo, arrivando alla base del 3 salto nello stesso tempo che si impega a risalire il canale di discesa, con un'arrampicata facile e anche divertente, evitando il rischio delle frane nel canale di discesa, rischio molto elevato attualmente, rendendo la salita molto interessante e + divertente e meno faticosa.
Itinerario visto  47290 volte
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