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   Corno Gioià (anticima), Spigolo Sud-Est (via Quarenghi)
Zona  Lombardia - Adamello
Partenza  Malga Lincino (1600m)
Quota attacco  2750 m
Quota arrivo  3050 m
Dislivello  300 m
Difficoltà  TD- / V+ ( V+ obbl. )
Esposizione  Sud-Est
Rifugio di appoggio  Rifugio CAI Lissone
Attrezzatura consigliata  Chiodi vari, dadi e friends, cordini. Piccozza e ramponi per la discesa ad inizio stagione.
Orario indicativo 4 - 6 ore dall'attacco
Periodo consigliato Luglio - Ottobre
Descrizione Da Malga Lincino (1600m) per sentiero al rifugio CAI Lissone (2005m, 1 ora scarsa). Proseguire sul fondovalle fino al bivio a sinistra per il Passo di Poia (Cuèl del Manzoler, 2130m). Seguire questo tratto del sentiero verso il passo (caratteristiche le traversine di legno che lo sostengono) fino ad alcune corde fisse nei pressi di un canalone. Lasciare il sentiero a sinistra e prendere una debole traccia a destra che porta sul Coster di Destra. Traversare lungamente in direzione del Corno Gioià, ora ben visibile, cercando di non prendere quota e rimanendo per quanto possibile fuori dalla ganda (qualche saliscendi). Si arriva quindi sotto l’imponente parete. L’attacco è posto alla base dello spigolo che scende a Sud-Est dall’anticima (3 ore circa dal rifugio).
Salire due lunghezze nei pressi dello spigolo per placche e fessure erbose, attraversando in alto un canale verso destra e andando a sostare su chiodi sotto una placca liscia e verticale (80m, III e IV, un tratto di V-, alcuni chiodi). La salita diretta per lo spigolo è chiusa da lisci strapiombi. Abbassarsi quindi a destra di qualche metro ad una cengia e traversare orizzontalmente a destra per 10m circa (facile), quindi continuare in obliquo fino ad un buon punto di sosta (30m, III, S3). Per fessure e diedri impegnativi (tenere la destra) si sale in direzione dello spigolo, spostandosi solo alla fine verso sinistra per sostare in una nicchia con due chiodi (45m, IV e V, S4).
Per placche si traversa verso destra rimanendo sotto lo spigolo, che si raggiunge quindi per fessure con licheni (30m, III e IV, S5).
Qualche metro nei pressi dello spigolo quindi piegare nettamente a destra per portarsi nella parete Sud verso il canalone. Superare questa parete per placche e fessure impegnative fino ad uscire sullo spigolo che si segue fino in vetta (varie possibilità, 3-4 lunghezze dal IV al V/V+). Da 4 a 6 ore dall’attacco.

Discesa: per la via normale, con un tratto in canale pericoloso per le scariche di sassi (PD+, tratti di III, neve ad inizio stagione). Dall’anticima con una doppia da 50m scendere sul versante Nord-Ovest ad una placca dove passa la via normale. Scendere per placche lungo uno sperone a risalti fino all’imbocco di un canalone di sfasciumi che scende a destra al Coster di sinistra. Scenderlo (qualche chiodo per eventuali doppie, pericolo di caduta sassi) fin nei pressi del glacionevato in disfacimento alla base della parete Nord del Corno Gioà. Con un lungo traverso su gande si segue il Coster di sinistra fin sotto il Passo di Poia, dove si prende il sentiero che sale dal Rifugio Prudenzini e si rientra in Val Adamè e al rifugio CAI Lissone (4-5 ore dalla cima al rifugio).
Valutazione itinerario  Buono
Commento  Interessante salita su roccia buona che si svolge in ambiente molto selvaggio ed isolato. L’itinerario percorre a tratti lo spigolo, ma ne aggira i tratti lisci e strapiombanti sulla pareti di destra verso il canalone di Val Adamè, che separa l’anticima dalla vetta principale. Qualche tratto con licheni o toppe erbose. Alcuni chiodi lungo la via, ma è necessario integrare le protezioni lungo i tiri e alle soste.
Itinerario visto  47287 volte
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04/08/2007  -  Corno Gioià, via Quarenghi, di LorenzOrobico