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   Becco di Valsoera (anticima), Mellano - Perego + Filo a Piombo
Zona  Piemonte - Gran Paradiso
Partenza  Diga di Teleccio (1924m)
Quota attacco  2700 m
Quota arrivo  3150 m
Dislivello  450 m
Difficoltà  TD+ / VII- ( VI obbl. )
Esposizione  Nord-Ovest
Rifugio di appoggio  Rif. Pontese (2200m)
Attrezzatura consigliata  La via e` abbastanza chiodata, ma e` necessario integrare bene in alcuni tratti, soprattutto sulla piu` impegnativa uscita della 'Filo a piombo'. Si consiglia di portare friends e stopper di varie misure + cordini per spuntoni e sassi incastrati.
Orario indicativo 6 - 7 ore
Periodo consigliato Estate (giornate calde)
Descrizione Seguire la valle dell'Orco fino a Locana, poi a destra per il Vallone del Piantonetto, che si segue interamente fino alla diga di Teleccio (lungo sterrato ripido, ma ben percorribile).

Dalla diga per sentiero al Rifugio Pontese (50 minuti).
Sito Internet: http://web.tiscali.it/rifugio.pontese/

Dal rifugio Pontese si prosegue verso Nord nella valle fino all'alpeggio del Pian della Muanda. Da qui si piega e destra e si sale alla base dell'evidente parete per ripidi prati e ghiaie con tracce. Si evita a destra uno zoccolo e superando qualche saltino si arriva all'attacco alla base dell'enorme fessura diedro che solca l'intera parete.

Si percorre la via Mellano-Perego nei primi 6 tiri, poi al settimo si traversa a destra per andare a prendere il filo dello spigolo, che si segue fino in vetta all'anticima. La via e` spesso intersecata dalla moderna "Agrippine".

L1: si seguono facili placche a sinistra di una fessura, sosta a spit (Agrippine) (45m, III).
L2: ci si sposta qualche metro a sinistra, si supera un muro verticale di 7-8m (spit di Agrippine), quindi si obliqua lungamente a sinistra e per un diedrino si esce a comoda sosta (50m, V- poi IV).
L3: diritti per fessure poi leggermente a destra fino a sosta in comune con Agrippine (50m, IV+).
L4: si va destra e si risalgono alcune fessure, poi a sinistra in sosta, sotto una fessura-diedro giallastra di licheni (30m, V-).
L5: si supera la stupenda fessura dai bordi netti, poi si entra a sinistra in un diedro verticale, da cui si esce con una sequenza faticosa alla base del tiro di artificiale (35m, V con uscita di VI).
L6: si va a destra a prendere un diedro liscio con chiodi e cordone, che si supera (A0), quindi si segue un diedrino di 3-4m a destra fin sotto una fessura piena di chiodi, che si puo` seguire (VII o A0), oppure invece di prendere tale fessura traversare a sinistra 2m e seguire una fessura parallela (VI+ all'inizio, poi V). Sostare alla base di un netto diedro fessurato (35m).
L7: si supera il diedro di 8m con un'elegante spaccata (VI-), raggiungendo una sosta con 3 chiodi (qui la classica Mellano-Perego prosegue diritto nel gran diedro). Si prende la bella fessura nera che incide la placca di destra e si prosegue in traverso fino a passare il filo dello spigolo in vista della fessura-camino che divide la parete dalla Torre Staccata. Si sosta su un solidissimo spuntone proprio sotto uno spit di Agrippine (35m, VI- poi V).
L8: si segue Agrippine per pochi metri quindi a destra per diedro strapiombante con chiodi (A1 o VII ?). Oppure dallo spuntone, rinviato il primo spit di Agrippine proseguire nel diedro di destra (vecchio nut visibile) fin sotto un tettino (VI+ obbligato), che si supera e destra in (VI+ e A1 su nut), quindi verso sinistra si rientra nel diedro principale e si sosta (25m, VI+ e A0, tiro molto impegnativo).
L9: diritti per diedro fessura regolare a destra del filo con uscita atletica su magnifiche lame (30m, VI-).
L10: si riprende il filo per difficili placche e si prosegue per esso verticalmente su fessure e lame (40m, VI+, tiro magnifico).
L11: si sta a destra del filo e si superano varie fessure e muri verticali molto belli. Sosta sul filo (45m, V+).
L12: ancora sul filo, sfruttando 2 spit di Agrippine, quindi a destra su terreno piu` facile. Un ultimo muretto verticale porta in cima al monolite dell'anticima del Valsoera. Sosta su 2 spit con cordone e anello di calata, in comune con "Nel corso del tempo".

Discesa.
In doppia per la via moderna "Nel corso del tempo". Con 2 doppie da 40m e 50m si raggiunge la Torre Staccata, da cui si scende sempre verticalmente sulla spettacolare parete Ovest con altre 7 doppie da 40 a 50m, rientrando esattamente all'attacco della via. Ottime doppie molto lineari e veloci.
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento  Bella arrampicata su un pilastro monolitico di ottimo granito. L'uscita per la 'Filo a piombo' rende la via ancora piu` sostenuta ed elegante. Ambiente piacevole con avvicinamento semplice e comoda discesa in doppia.
Si arrampica a 3000m su una parete quasi sempre in ombra, quindi molto fredda: regolarsi di conseguenza con l'abbigliamento ed evitare giornate particolarmente rigide...

Foto:
1) La parete con il tracciato della via
2) Uscendo dal diedro del 5° tiro
Itinerario visto  45830 volte
Immagini             

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