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Croz di S. Giuliana (o Torre Finestra), via normale | |
Zona | Trentino Alto Adige - Catinaccio Latemar | |
Partenza | Passo Costalunga (1745m) | |
Quota attacco | 2630 m | |
Quota arrivo | 2670 m | |
Dislivello | 40 m | |
Difficoltà | PD / III ( III obbl. ) | |
Esposizione | Sud-Est | |
Rifugio di appoggio | Rif. Roda di Vael | |
Attrezzatura consigliata | 3 o 4 rinvii, 3 o 4 cordini, corda da 50m (con 2 mezze da 50m si può effettuare solo una calata) | |
Orario indicativo | 1h e 30' al rif.; 1h per l'attacco; 30' la via | |
Periodo consigliato | Estate-Autunno | |
Descrizione | Poco prima del passo Costalunga (versante Val di Fassa), parcheggiare a dx in un ampio parcheggio sterrato. Seguire la strada forestale (segnavia n. 548 - indicaz. rif. Roda di Vael), fino ad arrivare, dopo poco, al bivio col sentiero n. 552, che però si ignora. Continuare lungo la stradina, superando alcune baite, fino alla località Pasché (2005m). Si prosegue sul sentiero nel vallone, fino ad arrivare alla sella del Ciampaz e quindi al rif. Roda di Vael (2283m). Appena a dx si trova la Baita Pederiva (1h e 30'). (NB: è anche possibile raggiungerlo tramite la seggiovia che parte dal paese di Carezza e che conduce al rif. Paolina (m 2125); si prosegue poi lungo il sentiero che passa dal monumento a Theoror Christomannos, fino al rif. Roda di Vael, ca. 30’).
Continuare ora a sx del rifugio, seguendo le indicaz. per la Torre Finestra e la ferrata del Masarè e dopo circa mezz’ora di ripido sentiero si raggiungono un tratto attrezzato e poi una scaletta che sale in uno stretto camino e si sbuca così nello splendido catino tra il Croz e la Roda del Diavolo. Imboccare a dx l’evidente traccia che, traversando a sx, porta verso la ferrata del Masarè e sotto la paretina da salire, con l'evidente buco nella roccia e la croce. L'attacco è posto appena a sx di due lapidi. L1: salire spostandosi progressivamente in obliquo a sx, cercando i passaggi più facili, e seguendo i 3 cordini in clessidra fino alla sosta su 2 ch. con cordino (30m, III). L2: Continuare obliquando verso sx, puntando poi a un facile passaggio posto 10m sotto la cresta, piegando verso dx (30m, 1ch., III/III+, sosta su spuntone in cresta). DISCESA: Spostarsi verso la cima più a sud (II°). Nell'intaglio prima della cima, si trova l'anello per la prima doppia di 20m. Calarsi passando proprio davanti alla finestra (croce), facendo attenzione al successivo unico chiodo posto però più a sx (faccia a monte). Con un'ulteriore calata di 20m, si arriva alla base della parete. Quindi a ritroso dal percorso di salita fino al rifugio. |
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Valutazione itinerario | Ottimo | |
Commento | Facile e breve scalata su questa "torre" con il particolare e caratteristico buco nella parete e la relativa croce, in un ambiente bellissimo. Sono solo 2 brevi tiri di corda, ma che completano l'escursione con un finale divertente e particolare. Soprattutto la prima calata in doppia passando proprio davanti al buco è sicuramente suggestiva!
FOTO 1: In vista del rif. Roda di Vael e, a dx, la Baita Pederiva. In alto, sulla sx, si vede la punta della Torre Finestra. FOTO 2: All'uscita dal camino con la scala metallica, si sbuca nello stupendo catino tra il Croz di S. Giuliana e la Roda del Diavolo; a dx, la torre da scalare. FOTO 3: Il caratteristico buco e la croce. La prima calata passa proprio davanti, in corrispondenza dell'evidente fessura. Il secondo anello di calata si trova un paio di metri sotto la croce ma spostato più a sx. |
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Itinerario visto | 473 volte | |
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