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   Monte del Tonale, Via Santino-Calegari (cresta W)
Zona  Lombardia - Orobie
Partenza  Baite di Mezzeno (Roncobello) (1600m)
Quota attacco  2200 m
Quota arrivo  2425 m
Dislivello  225 m
Difficoltà  AD+ / IV ( IV obbl. )
Esposizione  Ovest
Rifugio di appoggio  Rif. Laghi Gemelli
Attrezzatura consigliata  2 mezze corde da 30m, serie di friend e nut, 3 o 4 rinvii, cordini
Orario indicativo 2h e 45' all'attacco; 4h la via
Periodo consigliato Estate-Inizio autunno
Descrizione Dalle baite di Mezzeno raggiungibili in auto (ticket 2 euro alla macchinetta), in circa 1h e 30’ si arriva al Passo di Mezzeno.
Anziché seguire il sentiero segnato che scende verso il rif. Laghi Gemelli, puntare al Passo del Tonale individuando gli ometti, inizialmente su traccia non molto evidente ma che poi si individua con più facilità (ometti). Giunti al passo (2280m, 30’ dal Passo di Mezzeno) scendere verso dx sul versante opposto per una traccia di sentiero, per poche decine di metri. Poi abbandonarla e scendere a sx per labili tracce (rari ometti), puntando a un’ampia conca e perdendo circa 100m dal passo. Poi seguire sempre gli ometti che portano ad un ripiano erboso. Ora piegare a sx verso l’evidente primo torrione che si innalza lungo la cresta W, dove attacca la via (2h e 30’ dalla partenza).
Superare il primo torrioncino su rocce gradinate, arrivando così all’intaglio all’inizio del secondo torrione. Superare il primo tratto liscio e verticale tramite una spaccatura non banale da sx verso dx (chiodo), su roccia non sempre buona, e dopo circa 20m si raggiunge un ripiano erboso (III+/IV-).
Spostarsi qualche metro a dx fino a un evidente spuntone, sopra il quale parte un’evidente fessura verticale. Seguirla preferibilmente sul suo margine dx, uscendo poi in spaccata a sx (delicato) fino in cima (IV). Scendere all’intaglio tenendosi sul filo, disarrampicando (III) oppure con una calata di circa 20m (cordino lasciato).
Risalire il successivo torrione per un’evidente fessura (5m, III+). Continuare poi per un bel camino posto tra due eleganti torrioni, da risalire tutto in opposizione fino al suo termine (verso l’uscita attenzione a sassi mobili).
Proseguire sempre lungo la cresta superando il successivo risalto all’inizio senza particolari difficoltà, tenendosi sempre sul filo; poco dopo spostarsi un paio di metri a sx (passo difficile, IV) e continuare fino a un salto solcato da un’evidente fessura da superare direttamente (delicato, III+), tenendosi sempre sul filo.

A questo torrione seguiva un profondo intaglio del quale, purtroppo, la relazione in nostro possesso non parlava. Non trovandoci, appunto, con questa e non vedendo niente per allestire una corda doppia per calarci, disarrampichiamo qualche metro fino alla base dell’ultimo torrione salito, allestiamo una doppia di 30m lasciando cordino su una roccia e ci caliamo. Poi, dopo un breve ma infido tratto di ripida discesa su erba isiga, traversiamo a dx e in circa 15’ torniamo all’attacco e quindi al Passo del Tonale. Poi a ritroso per il percorso fatto all’andata.

Dalla vetta, la DISCESA si può fare:
1) dalla cresta normale che torna al Passo Tonale, seguendo bolli e ometti, con qualche tratto di facile disarrampicata (I°);
2) traversando al Monte Spondone e scendendo ripida cresta S, erbosa con qualche facile roccetta, che porta in breve ad una sella. Risalire il successivo torrione sulla sx per un ripido pendio di erba e roccette, quindi proseguire lungo la cresta a tratti rocciosa ed esposta, fino al M. Spondone. Da qui scendere lungo la ripida cresta est, a tratti erbosa a tratti con qualche roccetta, fino al passo di Mezzeno.
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento  Via aperta da Santino e Nino Calegari il 22 agosto 1963, nel gruppo Spondone-Pietra Quadra, che si sviluppa lungo la cresta W ed è costituita da 5 o 6 arditi torrioni con brevi discese tra uno e l’altro, su roccia non sempre buona soprattutto all’inizio, che poi però migliora fino a ottima nella seconda parte. Le 4h necessarie per percorrere la via per un dislivello di “soli” 200m la dicono tutta su quanto sia articolata e lunga.
COMMENTO PERSONALE: L’esposizione e la proteggibilità non sempre possibile, unita al fatto che abbiamo trovato solo un chiodo all’inizio e poi nessun altro, rendono questo percorso non banale. Anche se la gradazione non è particolarmente alta (max IV), non deve trarre in inganno. Noi abbiamo trovato utilissime le scarpette. Credo che la frequentazione di questa via sia molto scarsa, visto che in rete non ho trovato assolutamente nulla...

FOTO 1: Scendendo dal Passo Tonale lungo il versante opposto per raggiungere l'attacco, vista sull'intera cresta che si percorre da dx a sx.
FOTO 2: All'attacco verso la base del primo torrione.
FOTO 3: L'evidente fessurone al termine del secondo torrione, che si risale sul suo margine dx.
Itinerario visto  47288 volte
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